
Partita nel complesso positiva pur con qualche pausa, con le ragazze che partono di gran carriera per poi mollare un po’ in ritmo e precisione; salvo poi ritrovare buoni livelli di gioco nella seconda parte del match favorite anche dalla scarsa consistenza delle avversarie, schierate con un formazione di giovanissime (che comunque hanno disputato la loro onesta partita).
Mazzanti schiera Malinov-Sorokaite, Chirichella-Fahr, Pietrini-Sylla, De Gennaro.
Primo set giocato in grande scioltezza e tranquillità dall’Italia, con il punteggio che scivola via rapidamente senza scosse grazie soprattutto a una battuta parecchio incisiva (6 aces nel set; in evidenza Sorokaite) e all’efficacia dell’attacco; alcune pillole: sul 14-11 un potente attacco di seconda di Malinov; sul 16-11 una grande difesa di De Gennaro, precisa alzata di Pietrini in posto 4 per Sylla che chiude di potenza; il match point (25-13) lo ottiene Malinov che con una zampata risolve una ricezione “semi-slash”.
Dopo un buon inizio di secondo set con alcune belle coperture e ricostruzioni (8-5 al primo time-out tecnico), l’Italia si disunisce e commette qualche imprecisione, mentre le olandesi crescono, mostrando una certa efficacia in particolare a muro; dal 15-16 del secondo time-out tecnico l’Olanda prende a condurre rintuzzando i tentativi di rimonta dell’Italia, la quale si dimostra incapace di ribaltare l’inerzia dell’incontro: 22-25 il punteggio conclusivo; significativo che 15 punti delle “oranges” derivino da errori diretti delle nostre (10) e da aces (5, perlopiù ricezioni errate o errori di valutazione sul dentro/fuori).
Nel terzo parziale l’Italia riprende a giocare meglio, anche se la difesa olandese rende talvolta difficoltoso fare punto in attacco; comunque le azzurre mantengono sempre saldamente la testa nel punteggio, chiudendo 25-19; sul 23-18 una grande difesa delle ragazze consente a Lucia Bosetti di alzare un bel pallone in posto 1 per Sorokaite, che chiude di potenza.
Il quarto set prosegue sulla stessa linea con l’Italia che migliora ulteriormente nel gioco, mentre le avversarie appaiono un po’ in calo e non oppongono più una grande resistenza: il punteggio scivola via così senza scosse (8-5 al primo time-out tecnico, 16-10 al secondo) fino al 25-16 finale firmato da Sorokaite; da segnalare sul 3-2 una finta di Malinov che attira a sé il muro avversario per poi servire una veloce a Chirichella senza muro.
Efficace oggi il servizio (13 aces), nella norma il muro, di buon livello l’attacco (51% di colpi vincenti contro il 30% dell’Olanda); ricezione non eccezionale, tenuto conto anche delle avversarie, con le positive e le perfette mediamente intorno al 40%, con valori in calo nella seconda metà del match; molti gli errori diretti commessi (29, il doppio delle avversarie).
Sorokaite top scorer con 17 punti in attacco (53% di colpi vincenti) e 7 aces; bene anche Pietrini e Sylla (entrambe intorno al 50%); assai positiva anche la prova di Chirichella, con 10 punti in attacco (56%) e 4 muri. Molto bene anche Malinov, che ha distribuito con efficacia tra tutte le sue attaccanti (30% a Sorokaite, 48,5% alle bande e 21,5% al centro), mostrando un’ottima intesa con Chirichella e dando un contributo di sostanza anche in attacco con 5 punti.
Bene, quello di oggi era sulla carta l’incontro più facile e l’Italia ha disbrigato la pratica con una certa tranquillità. Ora però le ragazze sono attese da due incontri assai più “tignosi” con Giappone e Cina, squadre che in passato hanno dimostrato di sapere metterle in difficoltà con il loro gioco veloce e con la tenacia in difesa, ma anche di esaltarle nella capacità di esprimere i livelli di gioco migliori.
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