
Il circus della Formula 1 è rimasto vittima del terremoto causato dall’addio di Honda. Il motorista giapponese lascerà a fine 2021, portando il numero dei motoristi da cinque a quattro come nel 2014. Tale scelta è motivata dall’obiettivo di diventare carbon free dal 2050 sfruttando l’esperienza accumulata con le power unit in Formula 1. Red Bull era stata avvisata già in agosto di questo avvenimento.
Honda era tornata nel circus nei test di fine stagione del 2014, dopo aver annunciato il ritorno della storica e vincente partnership con McLaren. Le cose si misero male subito: pochi km percorsi e tanti problemi di affidabilità, preludio di quella che sarà la stagione sportiva successiva. Infatti, il 2015 fu un anno disastroso per entrambi al punto che Fernando Alonso, uno dei due piloti di casa Woking, sfogò la sua frustrazione attraverso un team radio: “GP2 engine”.
Le cose migliorarono nel 2016, ma erano comunque lontani dalla vetta a cui erano abituati a cavallo tra gli anni 80 e 90. Il rapporto si concluse a fine 2017, dopo un anno simile a quello d’esordio della casa giapponese.
Honda sposò quindi, a sorpresa, il progetto Red Bull nel 2018, passando prima da Toro Rosso. Il binomio funzionò e permise alla casa austriaca di vincere alcuni gran premi e di ottenere svariati podi. Il successo per i giapponesi mancava dal 2006, quando Jenson Button stregò tutti in Ungheria.
Adesso la Formula 1 rimane con un grattacapo: l’uscita di Honda potrebbe essere un caso isolato, ma il nuovo Patto della Concordia permette ai motoristi e ai team di uscire tramite una clausola senza penale. Un colpo duro per un circus abituato ormai alle voci di abbandono da parte dei propri partecipanti, anche se quello di Honda potrebbe scaturire un effetto domino non indifferente.
Cosa succederà adesso? La notizia arriva nel momento in cui il paddock sta vivendo un cambio di vertice. Fuori Chase Carey, dentro Stefano Domenicali come CEO. L’italiano ora ha il compito di mantenere salda l’integrità dello sport per il 2025, anno di scadenza delle attuali power unit.
Foto: © Aston Martin Red Bull Racing | Twitter

- Login o Registrazione
DI' LA TUA
0