
"C'è stato una volta un sogno, il suo nome era Roma. Lo si poteva solo sussurrare tanto era fragile", così parlava Massimo Decimo Meridio nel film Il Gladiatore. Un sogno probabilmente lo è stata anche la carriera di un calciatore che è sinonimo di Roma come Francesco Totti. Nessuno più dell'ex capitano della Roma ha simboleggiato il simbiotico rapporto con la propria città d'origine. Totti ha sposato Roma e la A.S. Roma. I tifosi hanno detto il loro fatidico sì nella buona e nella cattiva sorte a Francesco Totti. Il club ora lo ripaga con l'ingresso nella Hall of Fame giallorossa. Ventottesimo calciatore ad entrarvi, sarà accompagnato in modo virtuale da Bruno Conti e da tanti campioni del passato prima della sfida di Champions contro il Real Madrid. Una cerimonia ed un tributo in chiave molto americana voluti fortemente dal presidente James Pallotta. Ripercorrere la carriera dell'ex numero dieci romanista è superfluo dati i numeri da capogiro messi a referto in carriera da Totti. Ma sopra i freddi numeri rimane indelebile la passione che Francesco ha saputo accendere e riaccendere nei propri supporters. Il calcio è magico per come sa catturare i desideri e le speranze umane. Ecco che l'ingresso di Totti in questa casa delle leggende è un modo per ringraziare questo figlio illustre e orgoglioso di una città eterna e magnifica.

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