
Troppi elogi per la grande vittoria sulla Juventus, l'Inter si impantana a Udine contro un avversario tenace, ben messo in campo, sorprendentemente aggressivo.
Il miglior attacco del campionato ha vissuto una giornata no, sicuramente, ma è un campanello d'allarme da non sottovalutare. Lo scudetto è una corsa a tappe, in cui a volte ci sono serate non entusiasmanti e bisogna prendere il meglio possibile.
Il Milan capolista non fa paura, ma il rallentamento di ieri sera vanifica la vittoria nel derby d'Italia: una brutta partita da archiviare in fretta.
Conte, espulso da Maresca, ha mostrato il solito isterico nervosismo e ha palesato i suoi limiti: gioco monocorde, poche variazioni sul tema, e poche alternative in avanti.
Romelu Lukaku e Lautaro Martinez anche ieri sera non hanno entusiasmato, stanno tirando il fiato. Nulla di tragico, ma occorre prendere almeno una seria alternativa a questi due se si vuole vincere il titolo.
Bene l'Udinese di Gotti che, dopo avere bloccato l'Atalanta delle meraviglie, è riuscita a fermare anche la corazzata nerazzurra. De Paul e tutti gli uomini impiegati alla Dacia Arena ieri si sono battuti con orgoglio e il pari è più che meritato.

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