
Pensare ad un Higuain in fase calante è un atto irrispettoso. Si discute un attaccante nato con la pressione addosso. Uno che è già nella storia della Serie A con il record di gol in un campionato. Sarà pure un'anima fragile, passionale. Ma ad averne di uomini con certi sentimenti. Prima di sentenziare il Pipita, bisognerebbe adoperare il principio della presunzione di non colpevolezza dell'imputato. La pubblica accusa si aggrappa a prove finora insufficienti: il rigore sbagliato a San Siro contro la Juventus non va a costituire il declino di un campione.
Indubbiamente, il nove rossonero può rendere di più. La tecnica e la sagacia non sbiadiscono tanto facilmente. In più, può contare sull'endorsement incondizionato di Rino Gattuso e dell'ambiente rossonero. Starà a Higuain tramutare le critiche in applausi, difendendosi nella sede opportuna, il campo, a furia di prestazioni consone al suo peso, alla sua storia. E magari a fine campionato potrebbe esserci lui in cima alla classifica dei cannonieri, dato l'intento di riportare il Milan in Champions League. "Come mi diceva Van Nistelrooy, i gol sono come il ketchup. Se li cerchi troppo, non arrivano. Ma quando arrivano, escono tutti insieme, proprio come il ketchup", parola di Gonzalo.
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