
Il Verona si conferma squadra ammazza big e dopo aver battuto Napoli, Atalanta e Lazio e pareggiato col Milan, ferma anche la Juve per la seconda volta in stagione, con lo stesso punteggio dell'andata: 1-1.
Un risultato che sicuramente fa pensare, e che fa scattare l'ennesimo campanello d'allarme nella mente di Andrea Pirlo, protagonista di un'annata bianconera piena di alti e bassi, di luci e di ombre, con un'unica certezza in Cristiano Ronaldo, che però, non può fare tutto da solo. Il portoghese segna anche stasera, in una partita che fino al quel momento era stata piuttosto equilibrata, col Verona che pressava alto e che era anche andata vicina al vantaggio con Faraoni, che di testa si fa deviare il tiro sul palo da Szczesny. Il vantaggio della Juve arriva al 49° minuto, e nasce da una palla persa a centrocampo in maniera banale da parte dei veneti, gli uomini di Pirlo ne approfittano con Ramsey che con un filtrante trova Chiesa che coi tempi giusti serve Ronaldo a rimorchio che supera Silvestri e sigla il suo 19° goal in campionato.
Al 77° la squadra di Juric pareggia con Barak che sovrasta Alex Sandro e di testa incorna alla perfezione un cross di Lazovic, trovando il 6° goal della sua stagione.
Hellas che avrebbe addirittura la possibilità di raddoppiare pochi minuti dopo il vantaggio, ma un Szczesny in serata di grazia nega il goal a Lazovic deviando la sua bordata di sinistro sulla traversa. Il portiere polacco sempre più determinante in una stagione sicuramente complicata per la vecchia signora, per vari fattori.
L'Inter domani vincendo col Genoa avrebbe la possibilità di portarsi a +10 in classifica (con una partita in più). Comincia ad essere un vantaggio notevole, a più di metà del campionato. La Juve non muore mai, ce lo ha insegnato da 9 anni a questa parte, ma mai come questa volta, ha più di un piede fuori dalla corsa scudetto.
Uomo partita: Wojciech Szczesny
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