
19 anni e non sentirli , De Ligt ex capitano e punto fermo dell'Ajax, pedina fondamentale al centro della difesa della Nazionale olandese , 77 presenze con 5 gol in Eredivisie, 11 apparizioni in Champions League : numeri che non sono passati inosservato al club bianconero che ora può abbracciare il suo gioiello olandese.
Sono le 10.10 all’Allianz Stadium quando De Ligt entra in sala pronto per la conferenza stampa dimostrando consapevolezza : «Sono molto giovane ma ho fatto tanta esperienza con l’Ajax. Sono qui per imparare». Prima esperienza fuori dal suo paese per il classe ‘99 compiaciuto per l’accoglienza dei tifosi , per le parole spesa da Ronaldo dopo la finale di Nations League e l’importanza di quella telefonata con il nuovo tecnico bianconero , «Gli ho parlato brevemente, giusto per cominciare a conoscerci. Lui è uno dei motivi per i quali ho scelto di venire qui. Ho sentito parlare benissimo del suo gioco, di come prepara la linea difensiva»dice De Ligt.
Dalla scelta del numero 4 , da lui sempre indossato , agli obiettivi di miglioramento posti , pronto ad accogliere i preziosi consigli dei big e quel legame che fin da piccolo lo lega alla Juventus : «Avevo 7 anni e ammiravo Fabio Cannavaro. Ho sempre avuto un buon feeling con la Juventus, sono sempre stato un grande fan del club».
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