
Non me ne vogliano Simone Inzaghi o Sinisa Mihajlovic, ma nonostante i loro nomi circolino con insistenza sarà difficile vederli sulla panchina della Juventus. Dopo l'addio a Massimiliano Allegri, Andrea Agnelli e Fabio Paratici sono alla ricerca del profilo ideale da sistemare sulla panchina bianconera. Un tecnico con esperienza e livello tale da poter continuare il trend vincente in campionato e raggiungere la tanto sognata Champions League. Un tecnico il cui nome susciti appeal e garantisca continuità di vittorie e miglioramenti. Per questo i nomi di Inzaghi e Mihajlovic fanno quasi sorridere.
Difficilissimo arrivare a Jurgen Klopp, molto dura anche Mauricio Pochettino. Pep Guardiola è il nome che stuzzica la fantasia dei supporters bianconeri. L'ingaggio monstre del catalano e le sue dichiarazioni sulla permanenza al Manchester City sono certamente un ostacolo, ma l'operazione-Ronaldo della scorsa stagione ha insegnato che nulla è impossibile.
Molto dipenderà dal futuro del City; se l'inchiesta sulle violazioni del fair play finanziario confermerà la colpevolezza e il team britannico verrà escluso dalla prossima Champions, allora il discorso sarà diverso. Per ora le dichiarazioni riguardo la faccenda di Agi o del manager del board del City Alberto Galassi fanno sfondo a un affaire che la stessa Juve non ha ancora smentito, quindi trovano il tempo che trovano. Le settimane avvenire faranno più chiarezza, ma nel frattempo i nomi più reali da accostare alla panchina della Juve sono quelli di Antonio Conte e di Maurizio Sarri. L'ex tecnico bianconero tornerebbe anche di corsa a Torino se Agnelli lo richiamasse, al di là della parola data (o meno) all'Inter. Sarri, dovesse liberarsi dal Chelsea, sarebbe un'opzione credibile e, forse, al momento, la più realistica.
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