
Gli interisti non potranno mai dimenticarselo. Nella scorsa stagione nella fase a gironi di Champions League De Vrij e compagni vennero rimontati dal Borussia Dortmund dopo essere andati in vantaggio per 2-0 ed alla fine finì 3-2 per i padroni di casa. Il risultato divenne poi decisivo nell'economia del girone per il mancato accesso agli ottavi. Il principale fautore di quella rimonta fu proprio Hakimi che in quella sera di novembre sbaragliò la retroguardia nerazzurra nel secondo tempo segnando due reti ed imperversando sulla corsia destra.
"Per fortuna ora gioca con noi", direbbe adesso il tifoso nerazzurro ricordando quella serata dal sapore amaro. Effettivamente qualcosa aveva lasciato negli occhi di tutta l'Inter visto che la società se lo è accaparrato (su precisa indicazione di Conte) sborsando 40 milioni ed anticipando sul traguardo la concorrenza di altri club europei.
Quali sono le sue principali qualità e quali valori può portare all'Inter?
Il terzino marocchino fa della velocità la sua arma migliore e quando parte in progressione palla al piede risulta spesso imprendibile. È molto bravo a inserirsi negli spazi e vede la porta (nella scorsa stagione ha segnato 5 gol in Bundesliga e 4 in Champions League). Oltre alle conclusioni, è una macchina da assist (10 nell'ultimo campionato tedesco): cerca spesso di sfondare in fascia per servire i compagni. Lukaku e Martinez dovranno farsi trovare pronti, i cross ed i rifornimenti non mancheranno. Hakimi riesce ad abbinare alle doti di corridore anche una buona tecnica di base.
Si tratta di un giocatore in rampa di lancio nonostante la giovane età (21 anni), sicuramente, l'ex Borussia può crescere e migliorare ancora sotto la guida di Conte.
L'Inter punta molto su di lui ed Hakimi non vede l'ora di sfrecciare sulla fascia destra per farsi rincorrere dagli avversari.

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