
Tragico epilogo all'alba dei nuovi sogni neroazzurri che si tramutano in incubi terribili dopo la sconfitta per 2 a 3 contro l'invincibile armata andalusa.
Ha vinto senza dubbio alcuno la formazione migliore, la squadra più organica e organizzata sebbene l'Inter abbia sprecato da par suo almeno due nitide occasioni nella ripresa ,la prima con il solito Gagliardini e l'ultima invece ,più clamorosa, con Lukaku che poco dopo trovava sì il gol numero 35 ma nella sua porta ,per la più sconcertante delle autoreti.
Ciò che resta più di tutto ,a mente fredda, è il legittimo merito del direttore sportivo ex Roma Monchi che si prende la grossa soddisfazione di aver dimostrato la sua competenza ad esempio con Suso ,ribadendo al contempo il dilettantismo che regna in Italia dove entrambi non hanno mai goduto della piena fiducia delle rispettive società.
Dato merito ai legittimi vincitori vengo alle note dolenti che vedono lo sconfitto Antonio Conte francamente indifendibile sotto ogni punto di vista in campi e fuori. Il suo zoccolo duro fatto dagli intoccabili D'Ambrosio, Gagliardini, Young a discapito di Eriksen su tutti gli è costato lo scudetto prima e la coppa poi , creando un ambiente caricato a pallettoni più che schemi di gioco, con il tecnico salentino anche Leo Messi non avrebbe il posto da titolare garantito!
A questo punto il suo destino appare segnato ,lui stesso nel post partita ha fatto intendere di non tornare sui suoi passi ,quindi prendiamo atto che la Beneamata merita certamente più rispetto e gratitudine soprattutto da chi viene lautamente stipendiato come nessun altro allenatore prima di lui.
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