
Jurgen Klopp è abbracciato insieme ai suoi ragazzi sotto la Kop, storica curva del Liverpool e intona il coro "You 'll never walk alone". Per arrivare a tutto questo dobbiamo fare un balzo all'indietro, a poche ore prima, quando si gioca la semifinale di ritorno della Champions League tra Liverpool e Barcellona. Dopo il 3-0 dell'andata i Reds sono chiamati a ribaltare la sfida contro la corazzata blaugrana, un'impresa ardua ma alla vigilia Klopp si presenta davanti alle telecamere con un sorriso smagliante che racchiude tutto il suo personaggio. "Lotteremo e ci proveremo, anche senza Salah e Firmino".
La partita inizia e il Liverpool la sblocca subito, facendo scaldare Anfield e segna proprio Origi il sostituto di Firmino, Klopp non sta fermo un attimo arringa la folla chiede ai suoi di attaccare e carica il pubblico vivendo la partita in prima persona come solo lui sa fare. Nel secondo tempo inserisce Wjinaldum e al 54' proprio il neoentrato va in rete e lo stadio ribolle come un pentolone. Il Barcellona è alle corde, impaurito e in difficoltà lontano parente della squadra che 6 giorni prima aveva battuto i Reds per 3-0. Due minuti dopo ancora Wjinaldum l' uomo del destino stacca perfettamente su cross di Shaqiri ( il sostituto di Salah) e insacca per il 3-0. Anfield esplode, Klopp con la smorfia che solo lui può avere urla fissando il pubblico, il Liverpool con questo risultato porterebbe il match ai supplementari. Ma siccome la serata è destinata a entrare nella storia e il Dio del pallone ha deciso che non è ancora finita al 78' il Liverpool dopo una pressione costante guadagna un calcio d' angolo che Alexander Arnold, giovane ventenne dal roseo futuro, sta per battere ma finge di andarsene e lasciare la battuta a un compagno, la difesa spagnola si addormenta mentre il terzino torna velocemente verso la bandierina e batte in un attimo, il pallone arriva perfetto sui piedi ancora di Origi che batte un incredulo Ter Stegen. E' apoteosi Liverpool 4-0 e risultato totalmente ribaltato. Negli ultimi 15 interminabili minuti la squadra inglese si difende con ordine e al fischio finale è un tripudio.
Il Liverpool è in finale della coppa più ambita a livello europeo per club dopo una prova straordinaria e grazie al suo condottiero. Il suo calcio rock ha vinto ancora alla faccia di chi gli contesta di essere un allenatore con un gioco spettacolare ma che non porta a casa molti trofei. Perchè portare un Borussia Dortmund in finale di Champions League nel 2013 eliminando un Real Madrid molto più blasonato o ribaltando con due gol ai quarti di finale di quella stessa annata un Malaga della futura stella Isco non può essere considerato un trofeo? Ok siamo d' accordo ma ci siamo vicini. E allora ti diciamo grazie Jurgen perchè per un sera ci hai fatti ancora emozionare dimostrandoci che nella vita se ci credi puoi arrivare ovunque, una montagna da scalare può essere un occasione per rendere epica una serata per chi ama questo sport. Non è da tutti motivare due giocatori spesso relegati alla panchina che prendono il posto di due top player e ti consegnano la qualificazione con le loro giocate, a dimostrazione che un grande allenatore deve essere un grande psicologo e un grande motivatore perché ogni giocatore è alla fine un ragazzino che sogna con il pallone tra i piedi e tu hai fatto trovare a questi 22 ragazzi la magia di buttare sudore in campo per la propria maglia e di gettare il cuore oltre l' ostacolo.Chiudo con una tua massima che mi ha colpito " Non salviamo vite, non sappiamo aggiustare un lavandino, sappiamo solo giocare a calcio, se non facciamo divertire la gente cosa ci stiamo qui a fare"? Hai ragione mister, tranquillo l' altra sera hai fatto divertire il mondo intero. You' ll never walk alone risuona ancora nelle nostre orecchie come tutta la squadra abbracciata a cantarlo come una famiglia. E allora Viel Glück per la finale per dirlo nella tua lingua Jurgen, allenatore amico e padre dei tuoi calciatori.
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