
Fateci caso, i veri e appassionati presidenti che hanno il Milan nel cuore lo hanno lasciato in mani straniere senza cuore, non solo rossonero, ma proprio privi di sentimenti. L'epopea irripetibile di Silvio Berlusconi al comando avrebbe meritato sicuramente un finale meno amaro, questo l'unico appunto che mi sento di rivolgere al Presidente piu' vincente della storia del calcio mondiale al momento di lasciare la sua tanto amata creatura.
Cinesi e americani succedutogli pari sono nell'inconcludenza piu' totale , incapaci di trasmettere idee chiare a dirigenti ,allenatori e calciatori via via malamente scelti, questo l'impietoso ma reale risultato ad oggi maturato.
Lasciando perdere l'aspetto economico che sicuramente conta e determina parecchio il cammino finora incerto a dire poco, quello che appare evidente e innegabile e' la certificata e assoluta incompetenza calcistica al momento di scegliere e pagarli i loro atleti e manager alla Maldini , con il risultato oggi tipicamente americano di essere megalomani pure nello sbagliare, farlo insomma in una maniera spropositata che ingigantisce i loro madornali errori di visione e valutazione sportiva.
Tutto cio' ulteriormente sottolineato e amplificato anche se non ce ne sarebbe gran bisogno, dal rendimento eccezionale delle 2 squadre passate nelle sapienti mani di Galliani e Berlusconi con il loro fantastico Monza dove anche uno come Brocchi e' capace di allenare e vincere, cosi' come il rinato Lanerossi Vicenza tornato agli antichi splendori grazie alla cura fashion di Renzo Rosso che il Milan fino all'anno scorso lo vestiva fuori dal campo.
La terza serie calcistica italiana con loro ci guadagna e dimostra di essere un ottimo trampolino di lancio dove investire e progettare in grande stile verso quei successi e il salto di categoria garantiti in primis dalla competenza e credibilita' tipicamente italiane, merce assai rara nel massimo campionato dove si dibattono squadre improbabili come quella rossonera frutto di gestioni assolutamente scellerate.
Spiace doverlo ammettere ma penso proprio sia più facile assistere prossimamente all'inedito Monza -Milan di Serie così come torni a vincere la Coppa Italia il Vicenza come fece quello di Guidolin piuttosto che rivedere capitan Romagnoli sollevare l'ottava Champions League in casa Milan.
Quando ci vuole ci vuole,il Milan e’ patrimonio del calcio italiano,bisogna ricordarselo sempre.