
Clamoroso in Champions League. Liverpool e Tottenham si contenderanno la coppa dalle grandi orecchie. Lo faranno dopo le rimonte ai danni di Barcellona e Ajax.
I Reds, privi di Salah e Firmino, hanno annichilito il Barca con un secco 4 a 0. I blaugrana si presentavano a Liverpool forti di un severo 3 a 0, ma nelle teste dei giocatori sono riaffiorati questi fantasmi. Quelli giallorossi della notte dei miracoli di Roma. Tant'è che il fantasma di Alisson si è ripresentato in corpo e anima, proprio come lo scorso anno. Da segnalare, tra l'altro, la prestazione egregia di Xherdan Shaqiri, svizzero passato dall'Inter... Aggiungi pure la magia di Anfield, la figura di Klopp, la notte di Istanbul. Ecco, il Liverpool stacca il pass per la finale. E pensare che il Napoli aveva tenuto testa nella fase ai giorni ai Reds.
Gli Spurs, con Harry Kane fuori uso, non sazi di aver fatto godere i suoi tifosi buttando fuori il City di Guardiola, hanno abbattuto la sfrontatezza dell'Ajax, all'ultimo respiro. Quella squadra che aveva osato eliminare nientedimeno che i campioni in carica del Real Madrid e l'affamata Juventus di Cristiano Ronaldo, riproponendosi come un modello di bel calcio. Gli uomini di Pochettino hanno dimostrato che il fattore campo è un falso avversario, dopo la sera in cui tutti esaltavano, giustamente, il fattore Anfield. Il Tottenham ha scelto di non toccare la squadra durante il calciomercato, si presenta con uno stadio nuovo di zecca ed un allenatore di spessore. Ma oltre questi tre elementi ripetuti alla nausea, c'è di più. Son, Alli, Eriksen. Il capitano è il francese Lloris, fresco campione del mondo. L'estro di Lucas Moura, la cui tripletta ha spento i sogni di gloria dei Lancieri. Da segnalare l'immenso contributo del buon Fernando Llorente. Lo spagnolo ha lasciato un piacevole ricordo tra gli juventini. La sua stazza è servita contro il City, con il classico gol dell'attaccante vecchio stampo. Il suo ingresso alla Johan Cruijff Arena è stato letale. Da centravanti boa, tutte le sue torri hanno sortito occasioni importanti e decisive. Da segnalare, pure, il dignitoso contributo di Erik Lamela, argentino ex Roma. E pensare che l'Inter "ha consentito" la qualificazione degli Spurs agli ottavi, nonostante Vecino...
Questo Tottenham ha rimontato di continuo, non muore mai. Forse attira poco mediaticamente rispetto alla favola Ajax, ma ha un qualcosa da calcio italiano. Coniuga bene tattica, tecnica e atletica. Le chiacchiere da bar su risultatismo, bel gioco e singoli, non la riguardano. Ha un'identità ben definita. Potrebbe valergli la Champions League.
- Login o Registrazione
DI' LA TUA
0