
Il “nuovo Totti”. Così viene definito il giovane talento Alessio Riccardi, classe 2001, gioiello della Roma Primavera. Il suo nome diventa sempre più caldo nel probabile affare Rugani con la Roma. Affare che potrebbe in realtà complicarsi, vista la rottura sempre più imminente fra la Roma e Petrachi, forte promotore di questa operazione.
Il diciannovenne centrocampista giallorosso brilla già nel campionato Primavera, in cui nella corrente stagione (2019-20) ha già messo a segno 11 reti e 2 assist in 19 partite totali. Non male per un centrocampista centrale! Lascia il segno anche in Nazionale, a qualsiasi livello, dall’ U15 fino all’ U19 dove registra 21 presenze e 8 gol fatti.
Il parallelismo di mercato con l’acquisizione di Bentancur nell’operazione Tevez-Boca datata estate 2017 è una di quelle associazioni mentali che non si può proprio evitare. Quello che all’epoca era una semplice pedina di scambio, senza clamore e senza aspettative, si sta affermando sempre più come il pilastro su cui costruire il futuro del centrocampo bianconero. In uno strano mercato, bizzarro come non mai, come si preannuncia essere il prossimo post Covid-19, la ricerca del giovane talento, quel nome che non ti aspetti e non consideri - un po’ perché l’hashtag “Pogback” è sempre suggestivo e un po’ perché si è sempre portati a sognare il nome dall’eco assordante, quello che rimbomba su tutte le prime pagine - può essere la chiave strategica per una ri-costruzione del reparto più critico di quest’anno: il bello e dannato centrocampo. E in dolce attesa che il rivoluzionario Sarri porti la bellezza (si spera non passino altri nove mesi), la dirigenza bianconera potrebbe puntare sulla dannata intuizione, ingrediente fondamentale per le operazione di mercato più geniali e silenziose, quelle che alla fine, conti alla mano, finiscono per fare davvero la differenza!
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