
Questione di alchimia. Un giocatore rende al meglio dove si sente il migliore e Dennis Bergkamp ha fatto sognare solo sulla carta i tifosi nerazzurri. Oggi compie 50 anni e per molti tifosi dell'Inter Bergkamp è un rimpianto. Lo è perché Dennis mal si sposa con un ambiente fuori controllo come quella Inter, che passa dal secondo posto del 1992/93 ad un tracollo assurdo nella stagione successiva, quando Bagnoli viene esonerato e Giampiero Marini finisce il campionato al suo posto.
Quint'ultimo, ad un punto dal Piacenza retrocesso. Eppure... Eppure quel Bergkamp è reduce da stagioni super all'Ajax, con tanto di terzo e secondo posto nel Pallone d'Oro degli ultimi due anni, approdando all'Inter con 75 gol nelle ultime 3 annate e facendo sognare un intero popolo ancora orfano del precedente numero 10 Lothar Matthaus (nel 92/93 non ci sarà un vero 10), grazie ad un blitz del presidente Pellegrini che anticipa la Juve andando direttamente a casa dell'olandese e spendendo 18 miliardi di lire.
Bergkamp però è spaesato in nerazzurro, la Serie A gli sta stretta e il gol tarda ad arrivare, mentre in Europa trova il giardino perfetto, con esordio e tripletta (con meraviglioso gol in acrobazia) contro il Rapid Bucarest. Quella cavalcata europea sarà degna della Pazza Inter, disastrosa in Italia ma vincente oltre confine, sempre trascinata dal suo 10 che concluderà la manifestazione con 8 gol e il titolo di capocannoniere. Quell'Inter quasi retrocessa solleva al cielo la seconda Coppa Uefa, nella stagione europea che vede anche il miracolo Cagliari, arrivato alle semifinali ed eliminato proprio dai nerazzurri e una voglia di riscossa che arriverà a Milano solo con Moratti nel marzo successivo.
Forse proprio Moratti conoscerà poco e valuterà male Bergkamp, credendo nell'affare di una rivendita all'Arsenal per 19 miliardi, quando invece a Londra, mister Non-Flying Dutchman (l'olandese non volante, causa sua paura ai viaggi in aereo) diventerà una vera e propria leggenda, segnando gol fantastici (vedi Newcastle 2002) ritagliando il suo meritato spazio nell'elité del football mondiale chiudendo con i Gunners con 315 partite e 87 gol. Agli interisti restano i ricordi della Uefa 1994 e di quello che sarebbe potuto essere il binomio Bergkamp-Inter con un pochino di pazienza in più. Buon primo secolo di vita Dennis, rimpianto nerazzurro.

- Login o Registrazione
DI' LA TUA
0