
Sassari come Toronto? Perchè no.
Se a livello planetario la notte è tutta dedicata a gara 5 delle “Finals NBA” - che potrebbero decretare la vittoria dei Toronto Raptors e di un continente intero, visto che mai prima d’ora una squadra canadese ha vinto l’anello del basket - da noi è la sera in cui comincia la finale scudetto.
E’ sarà una sfida a sorpresa, tra la numero 2 del ranking, ossia quella Reyer Venezia che, pur a fatica, ha mantenuto il pronostico di inizio stagione e la Dinamo Sassari, vero e proprio outsider capace di giungere in finale sbaragliando ogni ostacolo, Milano compresa, e inanellando una striscia di 22 partite consecutive senza sconfitte.
Se la previsione è tutta a favore di Venezia - alla seconda finale in tre anni e con l’unico club in Italia a tenere ad alto livello la squadra maschile e quella femminile - riteniamo che in Sardegna, tra scongiuri e riti scaramantici, possano davvero sperare. E finire per fare la storia, proprio come i Raptors, veri e propri "isolani" della NBA.
Cinque i motivi per credere ad un sogno:
Poz: non c’è nemmeno da definire il coach, basta dire il Poz. Perché Gianmarco Pozzecco, da quando è sbarcato sull’isola, ha stravolto il campionato. La sua fantasia e il suo carisma, coinvolgente fino all’inverosimile, hanno dato linfa ad un gruppo che si era dimenticato di essere forte. Ora sono una squadra, dove ognuno ha un suo valore: Smith, Thomas e Pierre hanno ritrovato il loro talento; Jack Cooley è qualcosa di unico e il suo 45 insieme al faccione sono nei cuori di ogni tifoso, senza contare il trio azzurro Gentile, Polonara, Spissu capaci di dare linfa e valore al quintetto
Stanchezza: per i biancoblu ci sono stati 8 giorni di riposo, 5 in più di Venezia. Eppoi sulle gambe ci sono “solo” 6 partite, contro le 10 giocate dagli avversari, arrivati ogni volta a gara 5. In una finale, perdipiù al meglio delle sette, le forze potrebbero fare un’enorme differenza, soprattutto in termini di energie fisiche.
Banco Sardegna: pochi giorni fa è stato confermato che il Banco di Sardegna resterà main sponsor della Dinamo Basket Sassari fino al 2022 in un connubio che va avanti da 29 anni. Una certezza su cui il Presidente Stefano Sardara può contare. E nel basket di oggi sono segnali che hanno un valore immenso.
Quota 100: l’ultima sconfitta della banda del Poz risale proprio allo scontro in campionato contro Venezia. Gli orogranata hanno battuto i biancoblu sia all’andata che al ritorno (anche se non si può dimenticare il successo sardo nello scontro secco di Coppa Italia, rimontando 20 punti di svantaggio): se Venezia ha nella difesa il suo valore aggiunto, ecco che l’attacco di Sassari deve arrivare a superare le tre cifre. Perché, visto che Sassari produce nei playoff 98.8 punti, contro i 72.4 di Venezia, con un punteggio a tre cifre si può auspicare la vittoria, basta però che si migliori la precisione al tiro e, soprattutto, non si perdano punti ai liberi…
Isola: Se i veneti possono contare sul fattore campo, sulla sponda Dinamo il valore aggiunto può e deve essere il sostegno del PalaSerradimigni e della Sardegna intera. Se i giocatori, motivati dal Poz, si galvanizzeranno di una affetto unico, allora fare anche almeno un’impresa in trasferta al Taliercio si può.
'Ca semus prus de unu giogu'
Toronto il miracolo lo ha compiuto… Vediamo se la Dinamo saprà imitarla
intanto gara 1 l’hanno buttata via…
già (pessimi ai liberi peraltro). Speriamo che il paragone con i Raptors non sia cattivo presagio 🙂
e cmq resta l’idea che devi fare molti più punti (la famosa quota 100) e non avere una percentuale del 18 su 30 ai liberi che nemmeno nelle giovanili…
vediamo stasera… in casa non possono perdere mai
Un piccolo grande passo lo hanno fatto. Ora si giocano tutto a casa
E vediamo se riescono a chiudere (e a fare meglio dei Raptors)
E comunque lo spettacolo va’ migliorato… troppi errori di entrambe le squadre al tiro