
Il New Meazza day e' finalmente arrivato, tiriamo un sospirone di sollievo mentre sogniamo di entrare quanto prima nella nuova casa di Milan & Inter , che soddisfazione! Serve davvero parecchia ironia per non farmi andare di traverso i due scintillanti rendering finalisti presentati all'americana, nemmeno fossimo a Las Vegas.
"Francamente me ne infischio" vorrei tanto dire parafrasando l'ultimo Adriano Celentano, invece tocca ricordare quando era il ragazzo della Via Gluck e rimpiangeva l'erba ormai cementificata della nascente metropoli.
Come lui sono a difendere a spada tratta il prato verde di San Siro destinato ad essere spazzato via da torri e avveniristici impianti pseudo sportivi che stravolgeranno tutta l'area destinata ad accoglierli.
Nel dettaglio i progetti in questione fanno capo a Popolous e Manica Sportium, il primo ribattezzato " I due anelli di Milano"mentre il secondo "La cattedrale", , entrambi da Studi anglosassoni.
Gia' questo fatto mi manda in bestia, non bastavano interi quartier della citta' tirati su a grattacieli dai petroldollari degli emiri, ora ci tocca imparare come si costruisce lo stadio da chi manco gioca a calcio!
Sforzandomi di analizzare per bene quanto presentato da cui uscira' il vincitore, mi sembra di rivedere per quanto riguarda l'interno del futuro gioiello inanellato quello dello Stadium juventino, decisamente venuto meglio, mentre la presunta cattedrale vista da fuori richiama piu' le nuove stazioni di Calatrava per Trenitalia che l'amato Duomo.
Non mi hanno convinto gli accalorati e prevedibili inni al nuovo stadio del duo Antonello -Scaroni in rappresentanza delle societa' meneghine, soprattutto in virtu' di miglioramenti di business piu' che sportivi.
Per acquistare visibilita' e potere nel mondo calcistico piu' che lo stadio servirebbero conoscenza e competenza, vittorie e passione per i colori delle gloriose maglie.
Del resto finche ' i Presidenti si chiamavano Fraizzoli, Moratti, Carraro e Berlusconi, veri signori milanesi col cuore e soprattutto il portafoglio in mano, non servivano le gallerie commerciali dentro gli stadi ,mentre sulle solide tribune del caro Meazza come cantava il Molleggiato"eravamo in 100" per il derby!
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