
Vediamo per finire le prestazioni delle singole giocatrici (limitandosi a quelle maggiormente impiegate):
- Danesi e Chirichella: la coppia del Mondiale è stata schierata titolare in 7 gare (anche insieme ad altre centrali); entrambe non troppo brillanti in attacco (tra il 38 e il 43% la percentuale di colpi vincenti, intorno al 22% l’efficienza offensiva); più efficace Danesi a muro;
- Fahr: decisamente una delle note più liete di questa VNL; titolare in 9 incontri, si è mossa con grande sicurezza e disinvoltura, segnando un ottimo 50% di colpi vincenti (efficienza 37%); bene anche a muro;
- Alberti: 7 volte titolare, impiegata soprattutto nella prima e nell’ultima tappa; ha fatto egregiamente la sua parte in attacco con il 46% di colpi vincenti (efficienza 38%); meno incisiva a muro;
- Egonu: utilizzata col contagocce (4 gare su 15), ha confermato, ma non ce n’era bisogno, la sua esplosività da fuoriclasse con attacchi devastanti (53% di colpi vincenti), accompagnati però da una certa fallosità (con l’efficienza offensiva che infatti cala al 29%); bene a muro e al servizio;
- Sorokaite: nel dire che non ha fatto sentire la mancanza di Egonu si è già detto tutto; 9 volte nello starting six (e sempre entrata in campo), ha offerto una solidissima prestazione, mostrando tutta la sua esperienza e la grande presenza in campo; l’ormai ex-bisontina con Pietrini è stata per tutta la VNL la colonna portante sul fronte offensivo (le due giocatrici insieme hanno gestito il 44% dei palloni destinati alle attaccanti); 42% di colpi vincenti ed efficienza al 29%; bene anche al servizio (24 aces); un piccolo calo nell’ultima tappa, che però non macchia un torneo di grande sostanza;
- Lucia Bosetti: schierata nel sestetto titolare in 10 incontri, ha offerto il suo “solito” - ma non per questo meno prezioso - contributo di solidità ed equilibrio a 360 gradi: bene in attacco (36% di colpi vincenti) assai bene a muro;
- Sylla: scesa in campo soprattutto nella parte centrale della VNL, anch’essa - come Egonu - è stata utilizzata con parsimonia (titolare in 6 incontri), anche per alcuni problemi fisici; bene in attacco, dove ha spesso mostrato le sue capacità di grande colpitrice (45% di colpi vincenti), anche se con qualche errore probabilmente legato a una condizione non ottimale (efficienza 26%); in ricezione ha nel complesso tenuto;
- Pietrini: partita titolare in 11 incontri (ma sempre entrata in campo negli altri 4), è stata senz’altro una delle “stelle” di questa VNL: sicura e disinvolta fino alla spavalderia in attacco, con un ottimo 47% di colpi vincenti su ben 180 palloni attaccati e una quota di errori direi fisiologica (efficienza del 34%); bene anche in difesa e in battuta (anche se un po’ fallosa), ha ovviamente “beccato” in quello che ad oggi è il suo tallone d’Achille, la ricezione, anche perché ricercata costantemente dal servizio avversario (38% del totale le battute a lei indirizzate); in ogni caso una prestazione di grandissima sostanza;
- Malinov: nello starting six in 12 match, ha disputato fin qui una VNL un po’ altalenante; alcune partite molto buone, altre più opache dove ha un po’ faticato ad esprimersi con continuità, soprattutto come precisione; assai bene il gioco spinto in posto 4 (le super per Lucia ed Elena), meno performante e poco valorizzato (anche per la ricezione spesso difficoltosa) il gioco al centro; molto bene nell’”extra setting” con 18 muri, 27 attacchi di seconda e numerosi interventi decisivi in difesa;
- Orro: titolare in 3 partite e spesso subentrata temporaneamente a Malinov, ha gestito nel complesso con buon piglio la squadra, dimostrando di essersi reinserita appieno e con merito nei ranghi.
Bene, attendiamo con ansia la mattina del 3 luglio, quando si apriranno le danze della Final six; incrocio le dita, ma a prescindere da quello che sarà il risultato finale un ragionevole ottimismo sulla capacità delle nostre ragazze di giocarsela al meglio è più che fondato!
Fonte: l'autore Marco Chiavacci
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