
Terribile epilogo di una settimana all'insegna del Rosso Ferrari in quel di Monza, Hamilton sbanca il Gran Premio d'Italia ed ipoteca il Mondiale di Formula 1 2018.
C'è poco o nulla da aggiungere: il podio garantito dal gregario di lusso Kimi Raikkonen serve a poco e non basta a consolare i ferraristi di tutto il mondo che forse avrebbero dovuto aspettare con i festeggiamenti. Ecco, il punto è proprio questo, pensando di aver già vinto lo stesso Sebastian Vettel come tutto l'ambiente ha clamorosamente fallito la gara considerata decisiva per il cambio al vertice del Mondiale Piloti. Oggettivamente, secondo il mio parere, il pilota migliore resta l'inglese campione in carica, a questo punto chissà ancora per quanto, oggi se fosse necessario ribadirlo ha guidato da Dio, passando come birilli i due ferraristi quando ha voluto farlo!
Penso al tedeschino Seb che ama battezzare la sua monoposto Ferrari con nomignoli improbabili anche per una bicicletta e sinceramente non lo trovo affatto simpatico, come quando canta alla guida o peggio ulula il nostro inno nazionale a mo' di direttore d'orchestrina sul podio (quando ci arriva) e rimpiango quell'antipatico di Michael Schumacher tutta la vita. Il gran capo Arrivabene, si spera mai come ora nomen omen, a questo punto della stagione dovrebbe proprio riuscire in quel miracolo da me auspicato nel titolo di questo pezzo, per salvare la sua traballante poltrona ma soprattutto evitare un'altra stagione persa a Maranello.
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