
Dopo la delusione per la sconfitta del 2017, la Ferrari si ripresenta affamata di vittorie ed alla ricerca di un titolo piloti che manca dal 2007. Con meno bianco e più rosso scuro, la vettura 2018 è bella ed accattivante, slanciata ed aggressiva.
La SF-71 H (così si chiama il nuovo progetto Ferrari) ha puntato sulla riduzione della resistenza all'avanzamento e del peso. Ora il deviatore di flusso è integrato nella pancia e le bocche di raffreddamento sono le più piccole del Circus.
La sensazione è che la Rossa, che presenta un passo più lungo rispetto al 2017, abbia cercato di puntare sulla prestazione pura in modo da poter sfidare la Mercedes anche in qualifica, i dati della galleria del vento sono buoni in tal senso ma dipenderà dalla competitività della power unit.
Molto particolare lo specchietto retrovisore: "Solitamente è un elemento che disturba molto l’andamento dei flussi, è stato “trasformato” in un curioso elemento aerodinamico. Nella parte scura frontale, infatti, si può osservare un curioso soffiaggio, mentre dietro c’è un profilino che serve a far riattaccare il flusso dove serve. La macchina non è stata visibile da vicino, ma la sensazione è che ci possano essere altri “colpi di genio” come questo", spiegano Franco Nugnes e Giorgio Piola su motorsport.
I tecnici hanno cercato di alleggerire il peso di ogni componente ed hanno allungato i piloni anteriori inserendo due soffiaggi (lavoro analogo sulla nuova McLaren MCL32). E' possibile che la macchina presentata ieri non sia completa di tutti i pezzi con alcune novità che saranno presentate solo durante i primi test di Barcellona.
A Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen il compito di portare il più in alto possibile la Rossa. "Abbiamo sempre delle aspettative positive. Sappiamo bene quanto lavoro è converso nella nuova monoposto, e non solo in questi ultimi mesi, ma da quando ha preso il via progetto. Quello che vediamo qui oggi è il risultato di tanti sforzi, ed è un momento molto emozionante. Se parliamo di aspettative è ovviamente molto difficile sbilanciarsi oggi, ma siamo certi di aver lavorato molto e penso che quanto fatto sia stato nella giusta direzione. Ora serve la conferma in pista, e sappiamo che le prossime settimane saranno molto importanti per capire se tutto funziona al meglio. Sarà bello scendere in pista, non vedo l’ora" - dice Sebastian Vettel.
Il tedesco ha dato una risposta che fa pensare ad un effettivo aumento delle soste ai box in virtù dei piccoli cambiamenti riguardanti gli pneumatici: "Alla fine si finisce sempre a fare più o meno tutti la stessa strategia di gara. Abbiamo lavorato molto per ottimizzare i nostri pit-stop, cercando di perfezionare velocità ed affidabilità, anche perché più soste saranno fatte e più diventeranno importanti. Sull’impatto delle gomme credo che per avere un’idea dovremo aspettare Australia e Bahrain, ovvero contesti con alte temperature. I test invernali, e si chiamano invernali per quello, non credo che ci daranno l’opportunità di capire molto a causa delle basse temperature".
Pensiero anche sul potenziale Ferrari dopo aver guidato a lungo lo scorso campionato: "Non siamo andati proprio vicini al titolo, mancava ancora un po’. Dodici mesi fa la situazione era un po' diversa, nessuno aveva un’idea di massima sulla propria competitività a causa dei nuovi regolamenti, ma quest’anno è diverso. Sappiamo da dove arriviamo e speriamo ovviamente di fare il salto in avanti che ci siamo prefissati. La nuova Ferrari sembra molto ordinata, tutto sembra avere un senso. In pista capiremo".
La speranza dei tifosi è che il tedesco, al quarto anno in Ferrari, possa conquistare il tanto sognato quinto titolo.
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