
Quanto accaduto nella scorsa stagione non succederà più, la Fia ha deciso di inasprire le regole relative al consumo dell’olio che si può bruciare nel corso dei Gran Premi, introducendo alcuni paletti per rendere chiaro un settore fino a qui molto lacunoso.
Dal Gp d’Italia fino a quello di Abu Dhabi del 2017, i team hanno potuto bruciare solo 0,9 litri di olio per 100 km, dal 2018 questo limite sarà ulteriormente abbassato a 0,6 litri di olio per 100 km. Un paletto valido per tutti, che eviterà quelle situazioni di disparità avute nel 2017, quando la Mercedes sostituì l’ultimo motore prima del Gp di Monza per evitare il nuovo limite.
La Fia non ammetterà sconti e, per questo motivo, ha introdotto nuovi controlli per monitorare il comportamento delle squadre che, innanzitutto, dovranno fornire la misurazione del livello dell’olio nel suo serbatoio principale alla Fia in ogni momento dell’evento, come va dichiarata quella presente in ogni altro serbatoio. Non potranno più essere installate inoltre valvole di controllo attive tra qualsiasi parte della Power Unit e la presa d’aria, cosa che impedirà ai sistemi intelligenti di deviare questo olio nel motore per un aumento di potenza.
Per concludere, le scuderie di Formula 1 dovranno definire una sola specifica di olio motore per ogni singolo GP, da rendere nota prima che parta il week-end. Un modo per evitare che possano essere utilizzate specifiche diverse per qualifiche e gara. L’olio dovrà essere usato dunque solo per lubrificazione, pulizia e raffreddamento, non per aumentare la potenza.
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