
Cosa possiamo fare per fare ripartire lo sport? Per riavere gli stadi pieni prima possibile?
E' possibile pensare a un campionato europeo di calcio a porte chiuse? E le Olimpiadi di Tokyo che, con un anno di ritardo, potrebbero avere gli impianti di gara con cancelli chiusi e atleti con mascherina?
No, non è possibile!
Il mondo ha bisogno di ripartire al più presto: non dobbiamo stare con le mani in mano. Dobbiamo reagire, sconfiggere questa pandemia, convincere tutti a vaccinarsi in tutto il mondo!
E, dato che il vaccino sarà gratuito (almeno così ci è stato detto) per tutti non perdiamo l'occasione di farlo. Il 27 Dicembre sono partite, simbolicamente, le vaccinazioni per alcuni operatori sanitari o altre persone scelte o per età o per motivi di volta in volta molto particolari.
Non c'è bisogno di pensare che siano pericolosi, è una stupidata galattica! Anzi dobbiamo ringraziare le tecnologie e il progresso, oltre il fiume di soldi versati dai governi per averli prima possibile!
Per persuadere le persone e arrivare a una consistente immunità di gregge, il vaccino anti-covid dovrebbe essere somministrato almeno all'80% delle persone!
Un numero altissimo per una campagna mai vista in era moderna, ma raggiungibile quando ci saranno le dosi per tutti e soprattutto se sarà alla portata di tutti!
Ma come convincere i recalcitranti ostili all'inoculazione? Beh io qualche proposta l'avrei!
A parte le solite cose, patentini o cose simili, obblighi per andare a lavorare (senza quello non puoi andare al lavoro e rischierai prima di non essere pagato e poi il licenziamento) o necessità di una prova di vaccinazione avvenuta per chi vuole prendere un treno o un aereo (sui bus sarebbe impossibile), se si muovesse tutto lo sport?
Vi spiego la mia idea: le società potrebbero acquistare un numero precisato di vaccini (es. 100.000) dalle case produttive direttamente e fornirle ai propri supporters. Per invogliarli con un patto: entri a vedere i tuoi eroi nella tua arena preferita, urlando e sbraitando come se non ci fosse un domani, solo con un vaccino. E lo fornirebbe la società con una sorta di card/abbonamento da distribuire ai tifosi.
Una sorta di tessera vaccinale del tifoso!
Quanti aderirebbero? Quasi la totalità degli appassionati, a cui manca la convivialità dello stadio, che amano passare quei 90 minuti in mezzo ad altri scalmanati come loro. Un modo per invogliare le persone a tornare allo stadio, facendolo in totale sicurezza. E si farebbe ripartire l'economia!
A parte il vaccino Pfizer, molto costoso, gli altri costano tra i due e cinque euro: un investimento sul futuro. E, facendolo fare a infermieri e medici sociali, o presi ad hoc per questo evento di somministrazione, leverebbero alle strutture sanitarie pubbliche un onere di vaccinazione.
Costi abbattuti, ricavi in aumento, tifosi di rientro: un bel sogno direi.
Le grandi del nostro calcio, ma anche piccole realtà, potrebbero creare quella marea per arrivare alla tanto agognata immunità di gregge. Convincendo i ritrosi, stimolando e persuadendo gli scettici.
Al netto delle bufale che si vedono online, i vaccini sono sempre più sicuri: le tecnologie e il progresso hanno migliorato la velocità e le modalità di approccio alle tecniche. La burocrazia, eliminata dalla emergenza covid, è un ostacolo che si può rimuovere.
Dobbiamo tornare a vivere la vita che amiamo. Non dobbiamo più farci prendere dallo sconforto, non dobbiamo temere per la vita nostra e dei nostri cari. Vacciniamoci dunque, e sfruttiamo tutte le capacità di persuasione che abbiamo. Rendere obbligatorio questo mezzo sarebbe una sconfitta anche se avrebbe tantissimi precedenti: abbiamo tutta una serie di vaccinazioni che sono obbligatorie da sempre e la Costituzione, cui tutti si richiamano senza averla mai letta, tutela il diritto alla salute.
Diritto alla salute e alla vita, di tutti. Vacciniamoci e riprendiamoci ad abbracciare ancora!

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