
Non so se lo avete saputo, ma CR7 è ora un giocatore della Juve. Nella sua ricerca di nuovi stimoli e sfide, è passato alla squadra che da 7 anni sta dominando il campionato e che da 4 anni lascia alle altre squadre italiane solo qualche sporadica Supercoppa. La sfida sarebbe quella di vincere la Champions che manca a Torino da più di vent’anni. Impresa sicuramente non agevole da compiere, ma non così epica con una squadra che da anni dichiaratamente è costruita per alzare la coppa con le orecchie e che in più di un'occasione è arrivata a sfiorarla. Sarebbe la sesta per il portoghese, con tre squadre diverse. Chapeau, forse il calciatore più vincente della storia. Però mi chiedo come mai a nessuno di questi top player, una volta vinto e rivinto tutto e incassato abbastanza per sistemare economicamente almeno cinque generazioni di nipoti, non venga in mente di fare qualche scelta un po’ più fantasiosa di quella di continuare comunque a giocare in contesti già vincenti.
Ogni tanto vorrei avere una notizia inaspettata sul fronte del calcio mercato. Vorrei che Messi, nella sua ormai decennale rivalità con Cristiano Ronaldo, facesse una mossa a sorpresa. Scegliere una sfida estrema. Cambiare gli equilibri di un campionato e la storia di una squadra. Vorrei Lionel Messi alla Fiorentina. Una città stupenda, una squadra ricca di storia, un pubblico caldo e appassionato, cinquanta anni senza uno scudetto, una rivalità spesso impari con la squadra che sta dominando il calcio italiano. Una sfida, questa sì, entusiasmante. Far vincere chi non vince da decenni, sconvolgere un campionato che negli ultimi diciassette anni è stato vinto solo da tre squadre. Una sfida difficilissima e comunque una storia meravigliosa, un sogno per chi ama il romanzo calcistico. Eguagliare Diego Armando Maradona nel riscrivere la storia calcistica di una città e nel ribaltare le gerarchie di un movimento. Una rivoluzione.
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