
Terza stagione per la Calcio Lecco sotto la presidenza del pugliese re delle slot machine che intende seriamente fare come il Monza di Berlusconi & Galliani l'anno scorso, se non stravincere il campionato almeno fare di tutto per salire di categoria.
Il calcio dei professionisti sotto il Resegone è tornato a giocarsi esclusivamente per merito suo e della sua famiglia checché ne pensino gli invidiosi quanto distaccati industriali del posto, da sempre lontani dalla società di Via Don Pozzi.
In data odierna, dopo l'amichevole persa dal Lecco contro la Feralpi Salò, ai microfoni della più influente televisione locale il patron ha ribadito il concetto, affermando testuale: « Quest'anno non abbiamo paura di nessuno, i nostri giocatori, giovani compresi, daranno fastidio a tutti, in casa e fuori, ma adesso manca la punta di valore da 20-25 reti che da solo non ho i soldi per acquistare».
Mi piace chi come Di Nunno parla chiaro, senza girarci troppo intorno, a questo punto la palla passa ai facoltosi imprenditori che certo non mancano al di qua e al di là dell'Adda perché si diano finalmente una mossa per il bene di una squadra amata dalla sua gente come poche altre a questi livelli.
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