
Un'estate bollente, che si è giocata non tanto sul campo quanto nei tribunali. Cesena e Bari sono state le prime a salutare la Serie B, poi a loro si è aggiunto l'Avellino, che per un vizio di forma (e non solo) della fideiussione non è riuscito a ottenere la permanenza in Cadetteria neppure al TAR. 19 formazioni, quindi, nel secondo campionato professionistico italiano, ma il format ne prevedeva 22: si scatena quindi la lotta ai ripescaggi, fino a quando, il 10 agosto, la FIGC dà l'ok alla Lega B per un campionato a 19 squadre.
Parte una guerra di ricorsi contro tutte le componenti federali, ma anche tra i vari club chiamati in causa, e il 7 settembre si riunisce il Collegio di Garanzia: a margine dello stesso, è stabilito il rinvio delle sentenze di merito relative al blocco dei ripescaggi e ai criteri per il loro eventuale svolgimento. Confermata, ma si tratta di una questione collaterale a quella di merito, la decisione con cui era stata accolto il ricorso cautelare di Ternana, Siena e Pro Vercelli contro Novara e Catania (nella fattispecie, è stata rigettata la richiesta preliminare odierna dei piemontesi, ma si tratta solo di una questione cautelare e che verrà risolta una volta arrivata la decisione di merito). Extra, il ricorso dell'Entella contro la decisione presa sul Cesena, ma la truppa ligure conta solo nella riammissione, non avendo neppure presentato l'onerosa domanda di ripescaggio.
Ecco la situazione squadra per squadra:
NOVARA: la formazione piemontese ha salutato la Serie B nella passata stagione piazzandosi al terzultimo posto. Durante l'estate, però, mediante un ricorso presentato, ha ottenuto l'annullamento della delibera del Commissario Straordinario FIGC secondo la quale “le Società che hanno scontato nelle s.s. 15-16, 16-17 e 17-18 sanzioni per il mancato pagamento, nei termini prescritti, degli emolumenti dovuti ai tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo o delle ritenute IRPEF, o dei contributi INPS o del Fondo Fine Carriera relative ai suddetti emolumenti, saranno computate ai soli fini della redazione della classifica finale, ma saranno in ogni caso escluse dalla possibilità di colmare vacanze di organico”. Situazione che ha stravolto la graduatoria ripescaggi, facendo balzare in vetta i piemontesi e il Catania.
PRO VERCELLI: per effetto della classifica dello scorso campionato, che ha visto le bianche casacche penultime e retrocesse in C, il club piemontese ha presentato domanda di ripescaggio, essendo inizialmente tra le candidate favorite, ma vedendosi poi slittata di posto dopo l'accettazione del ricorso del Novara.
TERNANA: stesso discorso della Pro Vercelli, anche se la classifica degli umbri è stata ancora più pesante. Ultimo posto.
SIENA: nei vaghi criteri dei ripescaggi, la formazione toscana, piazzatasi seconda in campionato e sfiorata la B nella finale playoff persa contro il Cosenza, ha dimostrato di avere tutti i requisiti sportivi e storici per poter partecipare agli stessi ripescaggi. Tutto avvalorato, come detto, anche dalla posizione di classifica (comprensiva degli spareggi promozione) ottenuta nell'ultimo campionato di Serie C.
CATANIA: un campionato, quello passato, chiuso al secondo posto, e un playoff perso in semifinale. Poi, con la vittoria del ricorso del Novara cui prima abbiamo accennato, il Catania ha ottenuto una posizione ottimale per la graduatoria nella lista ripescaggi, tanto da aver già anche festeggiato una promozione “ad honorem” in B congelata poi dal Format 19 che la FIGC ha repentinamente approvato per la Serie B.
ENTELLA: la situazione della formazione ligure, che ha perso i playout del passato torneo Cadetto contro l'Ascoli, esula dal discorso ripescaggi, ma ha più volte richiesto la riammissione (che differisce dal ripescaggio per i costi e le modalità) alla Serie B. Questo, appellandosi alla querelle legata alla penalizzazione del fallito Cesena.

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