
Tutto si potrebbe obiettare sul migliore attaccante italiano della sua generazione rovinatosi con le sue mani più che con i suoi sempre ottimi piedi, di una cosa però dovrebbero esser certi pure gli acerrimi detrattori: Mario Balotelli non sarà mai un calciatore come gli altri.
L'avverbio che definisce meglio l'uomo e l'atleta bresciano d'adozione è troppo, troppo maschio, troppo sensibile, troppo immaturo, troppo figo, troppo forte e potente in campo rispetto alla media italiana ma non solo.
Che piaccia o no di lui si continua e continuerà a parlare a lungo, non sarà mai un tipo banale, il resto sono chiacchiere dettate indifferentemente da puro razzismo, maledetta invidia, insana cattiveria nei suoi confronti sicuramente ingigantiti dal suo smisurato ego che a me però sa tanto di comprensibile rivalsa e rivincita su di un destino non certo facile da quando è venuto al mondo.
Voglio perciò farti l'augurio di avere tanta fortuna per l'esordio assoluto e il prosieguo nel campionato "inferiore ma non meno importante" d'Italia al centro dell'attacco di quel Monza divenuto una sorta di "Milan 2" con il salvifico e miracoloso avvento della premiata coppia Berlusconi-Galliani, calcisticamente parlando capace di tutto, anche di farti rigare dritto e tornare in Nazionale alla faccia dei troppi gufi in realtà più simili a polli d'allevamento che non perdono occasione di attaccarti.
Se in Brianza parlando del loro rivoluzionato squadrone made in Mediolanum amano dire: " Sarà romantico" io da sportivo userei più volentieri "Sarà straordinario" poter riavere a pieno regime un calciatore speciale nato per segnare e farci godere a prescindere dal tifo.
È ancora giovane,rispetto ai Ronaldo e Ibrahimovic che pure brillano, il futuro è decisamente nei suoi piedi e soprattutto nella sua testa
Il Brasile può attendere,meglio che il nostro calciatore ricominci dalla serie B ma pur sempre dal suo Paese per riprovarci
Mario o non Mario , questo è il problema! Scherzi a parte,averne di problemi simili, bentornato Balotelli