
La decisione del Perugia di esonerare Roberto Breda con l'aritmetica certezza dei playoff già acquisita, sembra riportare indietro nel tempo ai tempi del presidente Gaucci. Una scelta agli occhi dei più inspiegabile, ma che affonda le sue radici nel rammarico di essere usciti dalla lotta per il secondo posto forse prematuramente. Al presidente Santopadre sicuramente non sono bastati i playoff, potendo ambire alla promozione diretta. Hanno fatto la differenza i risultati deludenti delle ultime giornate,due su tutti: la sconfitta nel derby con la Ternana, maturata con due goal di vantaggio, e la sconfitta a Bari con il risultato di 3-1. Una decisione quindi maturata in una ventina di giorni che ha portato al repentino cambio in panchina per il "Grifone", e all'approdo dell'ex colonna difensiva milanista Alessandro Nesta. Perugia è sempre stata nel destino di Nesta, di fatti vinse il suo primo scudetto con la Lazio, sfruttando la sconfitta della Juve proprio al Curi nel 2000. Il centrale ex Lazio, ha firmato un contratto fino a giugno con opzione di rinnovo biennale.
DAL CAMPO ALLA PANCHINA
La carriera calcistica di Alessandro Nesta parla per lui: un campionato del mondo, tre scudetti, due Champions League, tre supercoppe europee, due campionati del mondo per club e chi più ne ha più ne metta. Una carriera costruita tra Lazio e Milan e tantissime soddisfazioni personali. Per quasi un ventennio è stato uno dei centrali difensivi più forti a livello europeo, imperioso tecnicamente capace di impostare l'azione da dietro, imponente nell'uno contro uno, impeccabile in anticipo e forte sull'inserimento di testa. Fondamentale per Ancelotti nel suo Milan stellare, quello del famoso "albero di natale", e preziosissimo per la nazionale di Lippi che vinse il mondiale nel 2006 seppur da infortunato. Oggi Nesta torna in Italia da allenatore, vantando alle spalle solo un'esperienza americana con il Miami, dove ha disputato 65 match con una media di 1,68 punti a partita. Perugia rappresenta la prima occasione nel calcio che conta italiano per lui, nelle vesti di allenatore, anche se in passato è stato accostato a panchine nostrane come quella di Crotone e Palermo. Rubinacci sarà il suo vice, già ex Perugia come allenatore della Primavera dal 2001 al 2005, avrà il compito di sostenere Nesta nei primi passi in Serie B. Una sfida ardua che partirà dai play-off di un campionato difficile come la serie cadetta, un banco di prova importante per una stella del nostro calcio, sognando di ripercorrere le orme fortunate dei suoi colleghi più importanti come Filippo e Simone Inzaghi e Gennaro Gattuso.
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