
Ci sono nomi nel mondo dello sport che, al solo sentirli pronunciare, si può già avvertire quell'aura di mito e leggenda che permea la storia sportiva mondiale. Uno di questi è Gabriel Omar Batistuta, l'ex bomber di Fiorentina e Roma che ha scritto pagine indimenticabili della Serie A, nell'era d'orata del calcio per club italico, vissuta durante gli anni novanta.
Nella stagione 1994-1995, Batigol si laureò capocannoniere con ventisei reti, ma, soprattutto, impresse un record che ancora dura nel nostro campionato. L'argentino segnò per undici gare consecutive, fermandosi nel novembre '94. Domani, Fabio Quagliarella, trentasei anni il prossimo 31 gennaio, proverà a raggiungere questo storico record davanti al pubblico amico del Ferraris.
Contro l'Udinese, Fabio avrà un'occasione più unica che rara. Per se stesso e per il club. L'Udinese, quindicesima in Serie A, potrebbe rappresentare un boccone succulento per l'attaccante della Sampdoria. A patto che pressione e voglia di strafare non si rivelino un ostacolo troppo grande per essere superato, così come l'eccessivo difensivismo dei bianconeri. Quaglia militò due stagioni proprio con l'Udinese; nel 2008-2009 mise a segno il maggior numero di gol in una stagione (21), mentre lo scorso anno, con la maglia blucerchiata, il sampdoriano ha segnato il maggior numero di gol personali in campionato (19).
Questa stagione Quagliarella è attualmente capocannoniere, in coabitazione con Cristiano Ronaldo e Duvan Zapata (14 gol). Non è un caso che nell'anno in cui Batistuta marcò quel record poi divenne capocannoniere di A. Solo un caso? Intanto doma Quagliarella ha la grandissima occasione di riscrivere il libro dei record.
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