Napoli, giovedì 15 ottobre, una giornata nuvolosa in tutti i sensi, il solito sole di Napoli non risplende in città, la sentenza del giudice sportivo arriva come un fulmine a ciel sereno, 3-0 a tavolino e -1 in classifica per non aver rispettato il protocollo della lega. La sentenza sembrava già scritta, nonostante il parere inverso della società sportiva Calcio Napoli che sperava nella clemenza del giudice sportivo. Intanto il presidente De Laurentiis si affida alla corte di appello e si dice fiducioso sulla sentenza del TAR del Lazio.
Una situazione molto complessa che va analizzata a fondo. Il giudice sportivo non avrebbe potuto fare sconti né andava del buon andamento del campionato, rinviare questa partita avrebbe permesso a tutte le squadre di Serie A di non presentarsi ad una partita avendo solo pochi contagiati, e con il numero crescente di contagiati oggi in Seria A questo sarebbe significato sospensione temporanea del campionato. La lega quindi rema in un'unica direzione, quella del buon prosieguo del campionato, con o senza contagiati.
D'altro canto i giocatori Partenopei hanno dovuto rispettare la PEC dell'Asl, in cui era disposto l'isolamento fiduciario.
Ora i giocatori così come le società e i tifosi hanno bisogno di chiarezza, se la strada intrapresa è quella del regolare svolgimento del campionato la Lega deve rivedere tutti gli accordi presi col governo e con la sanità, bisogna dettare una strada e continuare su quella fino alla fine del campionato.
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