
Milik, Mertens, Insigne, Callejon, Verdi, Inglese. La squadra partenopea può contare su una vasta batteria di attaccanti di primissimo livello.
Il neo tecnico Ancelotti, arrivato al posto del guru Sarri, si è detto soddisfatto per l'abbondanza presente nel reparto avanzato visto che ci sarà bisogno di tutti per affrontare al meglio il trittico Campionato-Champions League-Coppa Italia. Se con Sarri il trio davanti era pressoché intoccabile, Carletto ha fatto intendere che userà molto il turnover alternando i vari giocatori.
All'ex tecnico vanno riconosciuti grandi meriti anche per l'ottimo lavoro svolto rispetto alla cura delle trame offensive con cui il Napoli degli ultimi anni si muoveva a memoria. Il modulo di gioco sarriano supportava un tridente composto dai fedelissimi Callejon-Mertens-Insigne. L'intuizione geniale dell'allenatore napoletano fu quella di inventarsi Mertens falso nueve ottenendo risultati strepitosi: il belga ha messo a segno ben 46 gol nelle ultime due stagioni. La nuova posizione di Dries dava maggiore imprevedibilità alla manovra del Napoli ed apriva meglio gli spazi alle sortite di Callejon ed Insigne. Lo spagnolo poteva far male con i propri tagli, mentre, lo Scugnizzo poteva accelerare sia palla al piede sia in dribbling puntando direttamente la porta. L'equilibrio ed il posizionamento del tridente ha fatto le fortune del Napoli degli ultimi anni.
Ancelotti sembra orientato ad usare più soluzioni in fase d'attacco alternando più moduli (4-3-3 e 4-2-3-1 in primis) e soprattutto utilizzando l'intero parco attaccanti a disposizione. Nelle amichevoli giocate in preaseason Milik è stato lanciato al centro dell'attacco con Insigne e Verdi come esterni d'attacco. Al momento nelle gerarchie che ha in testa l'allenatore, il polacco e Lorenzo il Magnifico sembrano nettamente davanti agli altri. Mertens, rientrato più tardi causa Mondiale, si gioca una maglia da titolare con l'ex Bologna. Callejon parte dalla seconda fila, mentre, Inglese sembra destinato ad un minutaggio molto ridotto.
Il sostanziale cambiamento rispetto alla schieramento dello scorso anno riguarda la presenza di un centravanti d'area (Milik) che avrà bisogno di ricevere molti cross vista l'abilità nel gioco aereo. Mertens tornerà al suo ruolo originario di esterno d' attacco abbandonando il falso nueve tanto caro a Sarri. Insigne, Callejon e Verdi copriranno la stessa zolla del belga alternandosi sulle corsie esterne, Inglese sembra invece destinato al ruolo di vice Milik.
La rotazione dei vari interpreti sarà sicuramente un punto di forza e garantirà una maggiore freschezza negli impegni ravvicinati e nei momenti clou della stagione. Lo scorso anno tutto il tridente di Sarri ha sofferto dei continui impieghi senza riuscire mai a rifiatare: Insigne e soprattutto Mertens hanno perso lucidità ed hanno esaurito progressivamente la benzina sul lungo periodo. Un altro punto a favore del Napoli sarà sicuramente la possibilità di inserire a partita in corso qualche riserva di lusso nel reparto avanzato che può entrare e spaccare la partita.
Le qualità non mancano di sicuro, spetterà ad Ancelotti mischiare le carte trovando l'alchimia migliore per rendere la vita dura a tutte le difese avversarie.

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