
Amedeo Minghi recitava in una sua poesia musicata così...un uomo venuto da molto lontano...il paragone all’apparenza può sembrare blasfemo, considerando che il cantautore si riferiva all’indimenticabile e amato papa polacco, ma il giocatore protagonista della nostra rubrica settimanale è Piotr Zieliński, anche lui polacco e anche lui pian piano sta entrando nei cuori della gente di Napoli.
In questi primi due anni di Napoli è riuscito a ritagliarsi spazi importanti partendo però molto spesso dalla panchina perché nel centrocampo a tre di Sarri il titolare era Hamsik.
Ma il capitano in estate era in odore di trasferimento e Ancelotti già aveva deciso di promuovere Zieliński titolare fisso del suo centrocampo.
Il capitano poi è rimasto, ma se vuole giocare si deve inventare regista, Zieliński da quest’anno è un titolare inamovibile.
Un centrocampista meraviglioso destinato a diventare “grande”. Corre come un forsennato ma soprattutto ci mette tanta qualità nelle azioni palla al piede, che spesso “spaccano” le difese avversarie, prese d’infilata dalle sue percussioni irresistibili. Potenza abbinata a tecnica, velocità, dribbling, tiro da fuori: il polacco è il prototipo del centrocampista moderno. Una presenza costante nella trequarti avversaria, non sbaglia quasi mai scelta.
In molti però dicono “Si è bravo ma non segna…”. Chiedete a Donnarumma che si è visto recapitare alle sue spalle due palloni che hanno aperto la rimonta del Napoli. E siamo solo all’inizio. Insieme ad Allan forma una coppia di centrocampo tra le più forti d’Europa. Per i sogni di gloria bisogna sempre far i conti con Madama, certamente, ma sognare non costa nulla, i sogni si realizzano partendo da lontano, proprio come è partito Piotr, partito con una valigia piena di sogni da un paese molto lontano. Napoli sogna insieme al suo talento polacco.
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