
Che fosse un’impresa ardua e complessa lo si era capito da tempo. Nonostante i tanti punti recuperati negli ultimi mesi sulle squadre che la precedono, la compagine di Gattuso non è riuscita a sfruttare le occasioni per avvicinare sostanzialmente l’Inter e le romane. Il pari nel turno infrasettimanale di campionato esclude (quasi) definitivamente i rossoneri dalla lotta per l’Europa che conta. Dieci punti di distanza da Roma e Lazio (attualmente qualificate per la prossima Champions) sono troppi a cinque giornate dal termine. A meno di miracoli, i rossoneri dovranno lottare con Atalanta, Sampdoria e Fiorentina per conquistare un posto nella prossima Europa League. Competizione per cui lottano quattro squadre raggruppate in classifica in soli tre punti. Una lotta serrata e non certo scontata. Il Milan dovrà stare attento a non commettere passi falsi che potrebbero essere decisivi per la qualificazione europea. L’Atalanta come tutti gli anni è agguerrita e non certo intenzionata a mollare. La Samp e la Viola stanno tenendo un ruolino di marcia al di sopra delle aspettative e vogliono continuare a sognare.
Gattuso con la sua ottima gestione, non è riuscito a riportare il Milan in una posizione di massimo prestigio. Nonostante i grandi proclami estivi, la squadra è stata fortemente condizionata da una prima fase di campionato imbarazzante. Con l’addio di Montella e l’arrivo di Ringhio, le cose sono notevolmente migliorate ma non abbastanza per raggiungere l’obiettivo minimo stagionale. Nelle ultime cinque sfide il Milan affronterà tre gare abbordabili (contro Benevento, Bologna e Verona) e due scontri diretti contro Atalanta e Fiorentina. Due match che, molto probabilmente decideranno il futuro europeo dei rossoneri. Magra consolazione per una compagine che, nella sessione di calciomercato estivo, non ha badato a spese. Ha illuso i tifosi con nomi altisonanti che, spesso, non si sono rivelati all’altezza. Peccato perché il nostro calcio ha un disperato bisogno di squadre competitive e di vertice. Sono troppi, ormai, gli anni in cui la squadra rossonera ricopre un ruolo marginale nel nostro campionato. Le milanesi non possono accontentarsi di lottare per il quarto o sesto posto. Milano merita di più. Per il bene del nostro calcio, per il bene del nostro campionato. E con Gattuso, anima e cuore della squadra, confermato alla guida del Milan anche per il prossimo anno, la nuova stagione non può che partire sotto i migliori auspici. Perché la grinta e l’orgoglio rossonero saranno caratteristiche intrinseche ed indelebili della squadra. Una squadra che ha tutte le caratteristiche per fare e dare di più!
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