
Non è detto che la Juventus abbia già ipotecato il campionato. Le cose cambiano improvvisamente. Ad oggi la vendita dei panettoni e dei pandori non è iniziata. Santa Claus ancora è in Lapponia. Oltretutto nessuna panchina è saltata. La Vecchia Signora è al primo posto, tutta sola. Le avversarie ronzano attorno con difficoltà, sperando in passi falsi dei bianconeri. Ipotesi complicata. Tuttavia, serve poco nel calcio per far saltare il banco. Infortuni, squalifiche, dissidi, cambi societari.
I percorsi nelle coppe europee saranno decisivi e potrebbero rovesciare gli scenari. Conterà molto la forza mentale e fisica durante la fase finale della stagione. Mantenendo questa continuità in testa, cuore e gambe, la Juventus si assicurerebbe lo scudetto. Allo stesso tempo, però, potrebbe accadere che Carlo Ancelotti francobolli il Napoli a ridosso dei campioni d'Italia. E una Juventus focalizzata ossessivamente sull'obiettivo Champions League, rischierebbe seriamente di scansarsi dalla vetta della Serie A. Dal sogno del triplete a zeru tituli è un attimo: quanto basta per rovinare una stagione avviata con grosse aspettative.
E noi così distanti, a sopportarci con educazione
Alla Roma la situazione è lunatica come al solito, è bastato vincere il derby e pare sia tornato il sereno. Rientrare nella lotta scudetto è una missione possibile viste le qualità, ma serve più serenità a Trigoria. L’Inter è la protagonista del ballo delle incertezze con mille incognite: una di queste, Lautaro Martinez è forse più produttivo rispetto a Icardi per il gioco di Spalletti? La Lazio, invece, ha perso contro le grandi, ma ha annientato le altre checché non se ne dica. Facendo un salto di mentalità, sarebbe da primissimi posti. In ogni caso, darà filo da torcere a chiunque, perchè Simone Inzaghi allena bene i suoi. Occhio al Milan che si propone con un calcio innovativo fatto di possesso palla e tanta perseveranza. Malgrado i risultati non lo stiano premiando, il diario degli errori aiuterà Gattuso a capire su cosa lavorare.
Tra le altre di A, menzione speciale per la Fiorentina: da considerare la rivelazione del campionato. Il suo attaccante è micidiale. Chiesa ha effervescenza, Simeone ha fiuto, Pjaca ha raffinatezza. Sassuolo e Genoa hanno allenatori irriverenti. De Zerbi gioca senza attaccante: Babacar e Matri sono riserve. Ballardini ha trovato la quadra con Piatek, ma se smettesse di segnare? Incuriosisce il Torino di Mazzarri, specie con Zaza aggiunto a Iago Falque e Belotti. La Sampdoria di Giampaolo sta dimostrando di avere una difesa d'acciaio.
È sempre meno scontato vincere certe partite in Serie A. Si prenda il Parma: quando parte in contropiede con Gervinho, sa punire. La macchina Juventus ha messo su troppo carburante, potrebbe ingolfarsi il motore...
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