
La Juventus supera a pieni voti l'ultima tappa di avvicinamento alla super-sfida europea contro l'Atletico Madrid liquidando 4-1 l'Udinese. I punti di vantaggio sul Napoli (impegnato domani a Sassuolo) lievitano cosi a 19 ma c'è da scommettere che Allegri avrà già archiviato il fascicolo-campionato per portare il mirino su quelle maglie bianco-rosse che poco più di due settimane fa, tanto per rimanere in tema di colori, hanno fatto vedere i sorci verdi ai bianco-neri. L'arsenale di Max è pieno, e tutte le sue armi più pericolose sono state tirate a lucido grazie al turno di riposo che il tecnico ha deciso di concedere ai suoi uomini di punta. Tutti tranne Bonucci, gettato nella mischia poco prima della mezz'ora a causa di un infortunio occorso a Barzagli che è stato costretto a lasciare il terreno di gioco.
Per un gruppo di generali che si prepara alla guerra però, c'è un giovane sergente che si è portato a casa una battaglia. Prima l'arrivo puntuale all'appuntamento offertogli da Alex Sandro, poi la fuga solitaria conclusa con una puntata degna del miglior giocatore di Futsal. Cosi Moise Kean si è preso lo "Stadium", che si è sciolto in un applauso affettuoso quando il millennial più promettente d'Italia ha lasciato il posto ad un altro baby prodigio, il classe 2000 Nicolussi. Nel mezzo, il gol di Emre Can, freddo dal dischetto, e l'incornata di Matuidi che hanno portato a galla tutta l'arrendevolezza di una Udinese sfasata, distratta, ai limiti dell'arrendevolezza. L'unico squillo di una partita storta è arrivato a 5' dalla fine, quando la progressione ed il diagonale di Lasagna hanno regalato l'unico sussulto ai coraggiosi tifosi giunti fino a Torino. Il cammino è dunque sgombro, e non ci sono più ostacoli a dividere la Juventus dal suo destino europeo. Appuntamento fra 4 giorni. Magari con lo stesso risultato di questa sera.
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