
De Vrij, Asamoah, Nainggolan e Politano, l'Inter si mette al pari delle altre pretendenti alla qualificazione alla qualificazione Champions League.
È vero, tornerà a calcare i campi della massima competizione continentale per club già da questa stagione, ma non bisogna trascurare alcuni dettagli fondamentali: Spalletti non avrà più modo di lavorare una intera settimana per preparare una partita e, non meno secondario, in questa qualificazione arrivata sul filo hanno pesantemente influito gli errori arbitrali subiti dalla Lazio.
Rispetto ai più, negli scorsi anni non ho mai azzardato ad etichettare una stagione come quella del ritorno dell'Inter: rose che, secondo, me erano incomplete, fatte di buoni calciatori di complemento ma carenti di figure capaci di trainare la squadra. C'erano Handanovic e Icardi ed in mezzo il vuoto.
Ora quel vuoto non si vede più, riempito dalla personalità di Nainggolan, il centrocampista d'assalto di cui Spalletti ha sofferto molto la mancanza nel campionato appena concluso e De Vrij, che completa un reparto già forte e si porta dietro in dote la possibilità di mettere in campo una autorevole difesa a tre. E, dettaglio da non trascurare, si tratta di pedine sottratte a due delle principali concorrenti; operazioni sul modello degli approdi in casa Juve di Higuain e Pjanic nell'estate 2016.
L'Inter c'è e, soprattutto, in questo gioco nel quale la crescita diventa complicata senza partecipare regolarmente in Champions League, l'Inter sta compiendo passi importanti per esserci anche in futuro.
Mercato Inter: Politano, l’ennesimo colpo di un’estate spumeggiante
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