
Dopo una buona stagione, sembrava facile ritoccare la rosa e trasformare i secondi posti in vittorie. Sì, facile, certo, se il soggetto non fosse l'Inter. Pare che tutta la compagnia riunita a Villa Bellini a Somma Lombardo, forse posseduta da malefici bianconeri o di cuginanza, si sia impegnata a distruggere quel che di buono era stato fatto in precedenza.
Il sospetto che Conte volesse andarsene con buonuscita e che, non potendo essere accontentato, sia rimasto, rimane. E' un Conte dimesso, che ha accettato la mediocrità che la crisi, il bilancio e l'incapacità hanno sancito.
Una notizia che nessuno ricorda. Lo scorso anno l'Inter iniziò bene, e in difesa Godin era titolare con De Vrij e Skriniar. Tre difensori veri. I problemi sono iniziati quando Godin, chissà perché, è stato messo in discussione, salvo poi riprenderlo titolare durante l'Europa League. Venderlo senza rimpiazzarlo con un difensore vero è il primo errore.
Il secondo è l'acquisto di Kolarov, buono come terzino in una difesa a 4, ma sempre a metà se messo nei 3 della difesa o come esterno nei 5.
Terzo problema: mollare Biraghi per prendere Darmian. Due mediocri, ma con 3 anni di differenza a sfavore dell'ex parmense. Senso? Nessuno.
Quarto: Sensi. Non aver cercato un sostituto giovane, visto che è sempre infortunato, è un problema.
Quinto: Vidal. Oramai vecchio, spremuto, di nessuna utilità, se non per tirare qualche calcio qua e là. Era facile prevederlo.
Sesto: non c'è un sostituto per Lukaku. Simy e/o Barrow potevano essere un'idea semplice da portare in rosa.
Settimo: mollare Kumbulla e Tonali e comunque non cercare giovani al posto dei vecchietti di cui sopra, è un grande errore.
Ottavo: conferma di Sanchez, un errore. Non è più un giocatore di calcio, sempre per terra, sempre infortunato.
Gli errori si pagano e si pagheranno: la stagione dell'Inter si annuncia difficile. Perché quando giochi anche bene, e l'Inter spesso lo ha fatto, e perdi o non vinci, sono guai.
Il gioco dell'Inter è dispendioso, i reparti non hanno equilibrio, De Vrij è palesemente fuori forma e se in una difesa a 3 il centrale è giù, crolla tutto.
Hakimi, un quasi top player, nella confusione generale, era partito bene ma si sta già perdendo. Non trovare un posto a Eriksen è un errore. Sarebbe il momento di maturare e passare a una difesa a 4, ma Conte farà questo passo? Anche perché con tutti gli esterni in rosa non è facile trovare la quadra.
Io propongo un 4-3-1-2 tirato per i capelli, così: Handanovic; Hakimi - Skriniar - De Vrij - Bastoni; Barella - Brozovic - Sensi; Eriksen; Lukaku, Lautaro.
Dei nuovi, solo Hakimi merita un posto da titolare.
Kolarov, Darmian, Vidal, Nainggolan: inutili. In panchina, con Radu, farei accomodare di certo Young, D'Ambrosio, Ranocchia, Gagliardini, Perisic, Pinamonti.
Ovviamente Conte difficilmente abbandonerà il 3-5-2, anche perché farebbe prima a esonerarsi. Si fa per parlare, mentre la qualificazione agli ottavi è compromessa, per non dire persa, a meno che un miracolo non porti almeno 7, se non 9 punti, nelle prossime 3 gare; e mentre in campionato i gol presi e i punti persi iniziano già a essere sanguinosi. Vabbè, dai, c'è la Coppa Italia.
Sarebbe stato facile migliorare i risultati della scorsa stagione, sì, certo, se il soggetto non fosse stato l'Inter.
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