
L'Inter non è e mai sarà una squadra come tutte le altre. Indifesa e sotto accusa perennemente, la squadra nerazzurra ci sta mettendo del suo per complicarsi ulteriormente la vita. La chiamano Pazza Inter ma si dovrebbe chiamare Isterica Inter o Casinista Inter, tanto il significato sarebbe lo stesso. Mauro Icardi è un giovane argentino che ha la fortuna di esser stato capitano dell'Inter, come Picchi, Facchetti, Bergomi, Zanetti, ma forse solo dell'ultimo sa qualcosa. Un giorno Mauro si sveglierà e capirà guardandosi indietro che fortuna che ha avuto. Ha indossato i colori nerazzurri che generano un amore unico in Italia, proprio perché l'Inter è sempre sotto accusa, da scudetti mancati per qualcosa di anomalo ai piani alti a non aver ne tv e ne giornali di proprietà che possono nascondere gli scivoloni. Un giorno Mauro si sveglierà e capirà che a tirar troppo la corda ci si fa male e che l'orgoglio in alcuni casi va tenuto a freno.
Non deve fare chissà cosa e non deve vergognarsi di niente. Deve far fare un passo indietro a chi lo gestisce in maniera troppo pubblica, deve rimettersi la maglia numero 9 con o senza fascia, perché facendo quello che sa fare ritorneranno i gol e i boati di uno stadio unico come San Siro, perché il tifoso nerazzurro perdona sempre, magari non dimentica e sarà ancor più esigente, ma è sempre innamorato di chi per la maglia dà tutto, come un vecchio numero 9 sudamericano, non Ronaldo, ma Ivan Zamorano, che usciva stremato ad ogni partita e che nel presente è amato ed elogiato come una leggenda. Già, leggenda, perché le donne passano, ma la gloria resta per sempre. Mauro svegliati.

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