
Una cosa è certa dopo Juventus-Bologna: se Bernardeschi fosse un anno, sarebbe il 2020. Sostituito da Morata a metà ripresa, i suoi errori in zona goal hanno scatenato i social.
Lo scavetto in curva, a metà primo tempo nel (vano) tentativo di emulare Francesco Totti: altre categorie, altri tempi, altro esito.
Bernardeschi è come quegli alunni ai quali non smetti mai di dare fiducia nonostante tutto, ma poi alla fine della quinta non è cambiato niente.
Ostile a giocar bene, dopo un lampo di buona gara durante la finale di SuperCoppa contro il Napoli, Federico ha commesso una caterva di errori e nel momento peggiore, uscendo dal campo, la Juventus ha ripreso il filo di una gara complicata e l'ha chiusa con McKennie.
Dopo le gare di sabato dunque, la Juventus ritorna sotto in chiave scudetto: nulla è chiuso, e la buona condizione di Cuadrado e McKennie, oltre alle geometrie di Arthur, fanno ben sperare.
Ronaldo invece ha mostrato di continuare il suo periodo di flessione, fornendo l'ennesima prova opaca e sciupona. In difesa Chiellini ha mostrato di continuare la sua crescita e il ritorno nel finale di De Ligt sono un ulteriore segnale di ottimismo.
Insomma la Juventus c'è e si vede, anche se non riesce ad essere continua per tutta la gara. Le parate dell'impronunciabile portiere polacco l'hanno tenuta in vita, ma gli sprechi sotto porta sono un problema che va risolto.
Il Bologna, meglio nella ripresa, conferma la sua crescita, non è contro squadre come i bianconeri che i rossoblu possono fare punti per arrivare a una salvezza ampiamente alla portata.

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