A Torino, sponda Juve, tutto tace sul fronte mercato, oltre le trattative con i giovani Akè, Scamacca e Reynolds, con quest'ultimo vicinissimo alla Roma, non c'è traccia di una trattativa che potrebbe portare a Torino un giocatore già pronto per essere lanciato titolare.
A incrementare la sfiducia di altri possibili colpi ci si mettono di mezzo i prestiti. Attualmente sono molti i giocatori in prestito, tra cui figurano Douglas Costa al Bayern, Rugani al Rennes, De Sciglio al Lione, Pjaca, Pellegrini e Perin al Genoa. Il Brasiliano molto probabilmente non verrà riscattato dal Bayern e verrà rispedito al mittente, con un eventuale contratto, posto che rimanga, che la Juve gli deve garantire fino al 2022. Rugani è in prestito secco e il suo contratto coi bianconeri durerà sino al 2023, De Sciglio sembra essersi ambientato bene al Lione ma con il prestito che scade il 30 giugno 2021, stessa scadenza per quanto riguarda i Genoani Pjaca, Perin e Pellegrini.
Tutti questi stipendi andranno a pesare sul bilancio del 2021 e non faranno dormire sogni tranquilli ad Agnelli e Paratici. Nell'attuale esercizio con il prospetto fatto a settembre 2020 la Juve perde l'8% nei ricavi e il 10% nei costi operativi rispetto all'esercizio precedente che fanno salire un rosso di 19 milioni, nonostante i 160 milioni di plusvalenze piazzate dalla Juve nella scorsa sessione di mercato. Certo queste sono solo cifre ufficiose di Exor ma negli anni precedenti i prospetti non si sono mai allontanati dalla realtà.
In tutto questo la Juve deve studiare una strategia per agire sul mercato, e ultimamente sembra averla trovata puntando su giovani emergenti che potrebbero fare rifiatare i top.
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