
Era il 15 ottobre dell'anno scorso, alla vigilia della sfida col Chievo l'onda lunga e nefasta del dopo Copenaghen vedeva l'ex armata nerazzurra degli invincibili Gasperini boys dibattersi nelle cattive acque della retrocessione. Una crisi di gioco e di risultati che pareva a giudizio di tutti, forse anche degli irriducibili tifosi alla Bocia tanto per intenderci, irreversibile e catastrofica.
Personalmente mi ricordava la vigilia col Napoli, il punto più basso del nuovo corso Gasperiniano, quello della lunga notte insonne del presidentissimo Percassi rivelatosi poi contro ogni ragionevole pronostico la vera teoria del tutto da cui è iniziata ogni cosa in casa atalantina. Come allora, la Dea era spalle al muro e come allora le sue nobili terga rimbalzarono in avanti con un volo sontuoso che oggi sfiora addirittura il paradiso dei campioni!
Oggi la sua posizione in graduatoria la vede splendida quarta a soli tre punti dall'Internazionale e quindi dal podio, ditemi se non corrisponda a fantascienza, almeno alla vigilia del massimo torneo. Il bello è che non sembrano nemmeno fare troppa fatica i nostri eroi, visto e considerato che la corsa della Dea è cominciata a fine luglio e non accenna a diminuire anzi appare quasi più fluida e sicura al termine della settimana perfetta cominciata a Napoli passando attraverso la Coppa Italia per giungere all'ultima vittoria contro l'Udinese nel vecchio e indimenticabile "Azzurri d'Italia", un tris di successi da leggenda da tramandare ai posteri. Insomma quanto di più bello potessero aspettarsi i suoi tanti estimatori nazionali e internazionali, ormai succubi di tutto il fascino di cui e' capace l'inarrivabile Dea della corsa e della bellezza applicata al suo calcio da sogno.
La magia continua,la Dea corre da sola verso il traguardo finale .
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