
Mi ci sono voluti 50 anni suonati e soprattutto scrivere la bellezza di 100 articoli con questo per esprimere un concetto che diventerà realtà se l'Atalanta farà fino in fondo il suo dovere. Se per la Smorfia napoletana la paura fa 90 per me sale a 100 quella di realizzare una volta per tutte il sogno di una Bergamo impazzita di gioia. Della salvezza come marchio di fabbrica ,dei bilanci sani e controllati ma soprattutto dei continui rifornimenti alle grandi squadre,Juve su tutte, ne ho avuto abbastanza praticamente dai miei esordi al Comunale e consapevolezza di tifoso innamorato ma, ahimè, troppo spesso deluso e perdente.
Ecco allora l'inevitabile distacco perlomeno dall'abbonarmi allo stadio o dal seguire tutte le sue partite fosse anche solo in televisione, ma sotto sotto sempre legato al mio credo che dovevamo godere di qualcosa superiore un giorno. Siccome il tempo è galantuomo e paga sempre tutti i suoi debiti ecco che con Gasperini e i suoi splendidi ragazzi quello che ho sempre detto fino allo sfinimento si realizza sul serio. La partita col Malines e le altre in casa della splendida Atalanta creata da Nedo Sonetti capace di incantare l'Europa me le ricordo bene, la maglia originale firmata da Glenn Stromberg la mostro volentieri, ma la ferita della sconfitta sanguina ancora.
Non so se sarò sugli spalti dell'Olimpico a sfidare i padroni di casa della Lazio il 15 maggio, oggi mi sono svegliato infatti in una Bergamo già contenta chiedendomi se fossi capace di esultare in caso di vittoria finale. Come quel giocatore che non ha mai segnato e quando accade il miracolo del suo gol non sa come si faccia, dove mettere le mani o le braccia e magari correre dai tifosi. Sono sicuro di una cosa però: imparerò a farlo in fretta!
Mi viene da piangere dalla gioia solo a leggerlo!