
Meglio l'allenatore aziendalista o il manager con pieni poteri? Anche quest'anno il quesito è più attuale che mai visto che lo scontro che infiamma la lotta scudetto è tra due allenatori così diversi tra loro.
L'allenatore aziendalista Pioli da quando è alla guida della squadra rossonera ha sicuramente rasserenato l'ambiente scosso dai risultati negativi della gestione Giampaolo; sempre pacato in conferenza stampa, anche quando sembrava sicuro il suo esonero alla fine della scorsa stagione, ha fatto vedere a tutti che anche con toni bassi e umiltà si può conquistare un ambiente, l'ex allenatore della Fiorentina ha dimostrato di essere l'uomo giusto per gestire una squadra di giovani che hanno bisogno di una guida stabile e pragmatica.
Il manager con pieni poteri Conte ha fatto fare un salto di qualità alla squadra nerazzurra portandola al secondo posto ad un solo punto dallo scudetto e raggiungendo la finale di Europa League; grazie alla sua forte personalità e alle sue conferenze, spesso polemiche, è riuscito a convincere la società a investire sui giocatori da lui richiesti (Lukaku, Sanchez, Young, Moses, Vidal, Kolarov); l'allenatore pugliese ha il curriculum e l'esperienza giusta per guidare una squadra esperta che ha come unico obbiettivo la vittoria.
Quindi meglio Conte o Pioli? Sicuramente entrambi sono gli allenatori giusti per le loro rispettive squadre; Pioli non avrebbe forse quella forte personalità necessaria per guidare un gruppo esperto che ha la pressione di dover vincere come l'Inter di quest'anno, mentre Conte se fosse l'allenatore del Milan molto probabilmente andrebbe in rotta di collisione con la proprietà Elliot che sarebbe incapace di accontentarlo.
Due condottieri completamente diversi nel modo di interpretare il ruolo di allenatore ma entrambi fondamentali per le loro squadre, chi dei due riuscirà a sedersi sull'ambita poltrona che rappresenta lo scudetto? Al campionato l'ardua sentenza!

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