
San Siro è stata per anni la casa gloriosa di Inter e Milan e ha celebrato scudetti , finali di Champions League e palloni d'oro ma ora rappresenta un problema serio per spiccare il volo per le due società che non ricavano quanto si auspicano. Quindi se il sindaco di Milano Giuseppe Sala è ancorato alla tradizione e a mantenere in vita il mitico San Siro ciò va contro gli interessi di Inter e Milan che vogliono trasformare tale area in un polo commerciale avveniristico.
Pertanto le due società vedono di buon occhio il sorgere di un nuovo stadio da condividere e da cui generare ingenti risorse con area annessa da trasformare in centro commerciale , area svago per i tifosi e polmone verde per la città. Sala un integralista invece costi quel che costi vede San Siro come stadio emblema della milanesità e non ci sente su una radicale trasformazione proposta da Inter e Milan.
Bene chi ha ragione sono Inter e Milan che se vogliono competere in futuro con i grossi club europei tipo Real Madrid, Barcellona, Liverpool, Manchester United, Manchester City, Juventus e Psg devono innalzare un nuovo stadio anche diminuendo la capienza degli spettatori ma che sia al passo con i tempi e veda schizzare verso l'alto i loro profitti. Il vecchio San Siro non ha luogo di esistere ancora anche se dotato di fascino e carisma perché rappresenta una palla al piede e un freno verso la competitività maggiore e alta di Inter e Milan.
Il sindaco Sala deve pertanto ascoltare Inter e Milan e dare il benestare all'abbattimento di San Siro per il bene della Milano calcistica che pensa in grande con il progetto del nuovo stadio e dell'area commerciale che sorgerà e darà linfa vitale sia ad Inter che Milan per raggiungere il gotha calcistico europeo.
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