
Se nelle calde serate estive in cui impazzava il “passiamo alle cose formali” qualcuno avesse azzardato che il 20 ottobre Montella sarebbe stato a un passo dall’esonero in molti si sarebbero fatti una risata.
Novanta giorni dopo la situazione è invece abbastanza delineata. Il Milan è reduce da tre sconfitte consecutive in campionato, ha 12 punti in classifica, gli stessi del Chievo, e uno in meno del Bologna ma soprattutto non ha ancora un’identità di gioco ben precisa. Tanti esperimenti, prima il 4-3-3, adesso il 3-5-2, moltissimi i giocatori provati ma l’Aeroplanino è ancora lontano dall’aver trovato la formazione tipo.
Serve un cambio di passo ma soprattutto servono punti in classifica. Domenica c’è il Genoa, poi infrasettimanale col Chievo. Ci vogliono 6 punti per arrivare al big match con la Juve psicologicamente in una situazione almeno tranquilla. Ma tutto potrebbe cambiare se con i Grifoni il Milan mancasse l’appuntamento.
C’è chi mormora che Gattuso sia pronto a subentrare, altri sostengono che Ancelotti sia in pre allarme. La sensazione è che Montella rischi davvero. Devo tornare a volare e far vedere "risultati sostanziali". Subito.
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