
Difficile scrivere del weekend più triste del calcio italiano perché quando si pensa di aver toccato il fondo ecco che può ancora andar peggio.
Il coronavirus è stato il protagonista non partecipe del weekend di Serie A. Chi e perché sa dove esiste il virus fa giocare a porte aperte, vedi Lecce (anche se ha giocato solo l'Atalanta rifilando 7 gol), Cagliari (altra vittoria ospite col miracolo Kalinic), Roma (sponda Lazio dove il primo posto si prende a qualsiasi costo) e Napoli (Gattuso ha spaventato il virus) mentre il resto d'Italia deve far zapping in tv per vedere calcio giocato.
Il weekend così ci restituisce due fenomeni contrapposti, il Bayern Monaco che, sopra 6-0 (!) a Sinsheim in casa dell'Hoffenheim protesta contro i propri tifosi per uno striscione contro il proprietario della squadra locale, con tanto di abbraccio in diretta con Kalle Rummenigge al diretto interessato e 12 minuti giocati passando la palla da un giocatore all'altro, applausi e scena grottesca.
Ma le cose strane mica finiscono quì, il Liverpool va a perdere niente meno che col Watford che rifila 3 gol agli uomini di Klopp nel 3-0 che chiude dopo un anno l'imbattibilità dei Reds. Reds che restano alla porta per vedere cosa vuol fare il governo britannico con il coronavirus, perché in caso di sospensione della Premier esiste il rischio, assurdo, che venga invalidata.
Il weekend ci restituisce almeno lo spettacolo del Clasico, con il Real Madrid che batte il Barcellona 2-0 con gol di Vinicius e Mariano e va ora a più uno sui Blaugrana, dando nuovo spettacolo alla Liga.
Spettacolo che in Serie A è solo Lazio, con gli uomini di Inzaghi che battono il Bologna e si prendono la vetta solitaria in attesa che Juve e Inter decidano quando sia l'epoca esatta per optare per un recupero di campionato che ormai si avvia verso la via circense.

- Login o Registrazione
DI' LA TUA
0