
Alla scadenza delle ore 13 sono cinque le domande di ripescaggio presentate in Lega Pro a Firenze. Complete e quindi ripescaggio a un passo per Juve B (unica seconda squadra, dopo le rinunce di Milan e Torino, il fallimento di una idea ci sembra), Cavese e Imolese. Resta capire se il Prato è riuscito a risolvere in extremis il problema stadio mentre il Como ha presentato domanda ma con problema alla fideiussione. Quindi tre sicure e due in bilico.
Rimangono due posti liberi sicuri, potrebbero essere addirittura tre o quattro: il Como ha presentato non la fideiussione ma l'equivalente in bonifici bancari. Entro le 13, termine ultimo e tassativo, il Calcio Como ha presentato in Lega la domanda di ripescaggio al campionato professionistico di serie C. Domanda suffragata dalla seconda posizione nel campionato di serie D e dalla vittoria dei playoff tra le seconde classificate.
La società non ha potuto produrre la fideiussione richiesta - che non è arrivata in tempo utile per il deposito - ma, spiega a questo proposito, ha depositato l’equivalente somma attraverso bonifici bancari. Una irregolarità di natura formale, filtra dalla società, che sarà sanata nella giornata di lunedì. Adesso non resta che aspettare la decisione della Lega.
Potrebbe non bastare se la federazione sceglierà la linea dura. Il tutto si è consumato con l'abbandono di un socio, Nicastro, poco prima della presentazione della domanda. Il Prato ha solo il problema stadio come detto, ma ha presentato tutto il resto.
Paolo Toccafondi, presidente della squadra toscana ha dichiarato infatti: "So che la società, tramite il suo vicepresidente Donatella Toccafondi, ha presentato nei termini previsti tutta la documentazione completa per il ripescaggio". Non ha risposto però sulla questione stadio che potrebbe vanificare tutto: "Per evidenti motivi di riservatezza non posso entrare nei dettagli".
Manca solo l'ufficialità a Cavese (il cui tecnico Mazza si è dimesso ieri per motivi personali) e Imolese per la serie C. Le due società si sono mosse per tempo e con serietà e hanno raggiunto un obiettivo straordinario. Cava ha una grande tradizione calcistica e dopo molti anni bui può ricominciare a fare calcio a un livello più idoneo. Per coprire gli altri posti, dopo la delibera, in pole c'è il Messina che sembra ormai sicuro del ripescaggio.
Alle ore 13 il Messina ha infatti presentato domanda di ripescaggio in deroga alla prossima Serie C. Il club siciliano non è inserito nelle griglie per il ripescaggio, in quanto fuori, nella scorsa stagione, dai playoff di Serie D. Il presidente Pietro Sciotto ha però deciso di muoversi ugualmente ha chiarito così la posizione della società giallorossa: "Abbiamo evidenziato la volontà dell’Acr Messina di accedere al prossimo campionato di serie C, sottolineando la storia del movimento calcistico messinese, il bacino di utenza, la disponibilità di uno stadio dotato di una capienza tra le più importanti d’Italia, nonché le condizioni economico finanziarie per assolvere a quanto previsto dal Sistema delle Licenze Nazionali. La lettera del sindaco De Luca e del presidente del Consiglio comunale Cardile, che ringraziamo, sono un’ulteriore testimonianza della fame di calcio in città e della volontà precisa di questa società che ha come primo obiettivo il ritorno tra i professionisti".
Messina è pronta a festeggiare un ritorno inaspettato tra i professionisti. Merito del decisivo ingresso in società di Lello Manfredi e di una ritrovata sinergia tra le parti dopo la querelle Cozza che sembrava aver vanificato tutto.

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