
È tempo di scostarsi di dosso il luogo comune del ricostruire il gruppo della Nazionale. Perché manca dal mondiale 2006. Da quel momento, eccetto le positive parentesi di Euro 2012 e Euro 2016, i risultati sono stati negativi. Italia-Svezia è stata la Caporetto del calcio azzurro. Ragion per cui viene più facile pensare positivo.
A dar speranza non soltanto i giovani: c'è chi soffre della sindrome di Peter Pan... Chiellini, De Rossi e Quagliarella: magari loro stessi non si rendono conto dell'esempio che sono. Per quanta passione, carisma e voglia hanno. Poco importa se non potranno far parte del gruppo verso Euro 2020. Qualche toccata e fuga sul treno verso Coverciano, il Mancio gliela chiederà. Una nota anche per Salvatore Sirigu che tra i pali del Toro sta esibendosi con prestazioni maiuscole.
Tra i giovani, si intravedono parvenze di fenomeni: se Romagnoli ormai è una solida realtà, Barella, Zaniolo e Chiesa stanno forgiandosi meravigliosamente. In più, tra i calciatori di "mezza età" una miriade di stelle ad ora incompiute, perlomeno in azzurro. I duttili non mancano: Florenzi, ElSha e Bernadeschi sono un tripudio di versatilità. Al problema del gol devono rispondere Immobile e Belotti, anche se l'ombra di SuperMario aleggia sempre nei pensieri del CT... Magari uno come Icardi sarebbe calzato a pennello dentro questa Nazionale.
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