
Christian Eriksen sembra ad un passo dall'Inter.
Sembra, perché ogni giorno pare quello buono e invece la fumata bianca non arriva. L'ipotetico arrivo di Eriksen potrebbe essere etichettata una gran mossa di Marotta, in grado di anticipare l'asta che si sarebbe svolta in estate, col danese libero a parametro zero, sopratutto se con la mossa di lasciar alla Juve Kulusevski si è stati in grado di abbassare l'offerta al Tottenham e sbaragliare la concorrenza della Serie A.
Eriksen, miglior giocatore danese per 4 anni, al pari di Brian Laudrup (già visto a Milano ma sponda rossonera), è di scuola Ajax e già questa è una buona voce nel curriculum, con molti che etichettano il centrocampista come l'ultimo dei fantasisti in circolazione.
L'arrivo di Eriksen però rischia di togliere spazio a Stefano Sensi, fin quì tra i migliori del centrocampo nerazzurro ma anche bersagliato dai troppi infortuni.
In un ipotetico 3-4-1-2 Eriksen sarebbe il perno pronto ad innescare Lukaku e Martinez ma sopratutto sarebbe un colpo che farebbe crescere l'appeal dell'Inter a livello europeo, aggiungendo alla rosa un giocatore che, classe 1992, ancora può dare il meglio di sé in carriera.
Le sue caratteristiche lo fanno paragonare ad un ex numero 10 che a Milano è ricordato con orgoglio, un certo Wesley Sneijder che è tra gli eroi del Triplete. Potesse ripetere anche solo la metà delle emozione regalate dal genio di Utrecht all'Inter sarebbero già felicissimi.

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