
Il calcio come in tutti noi sta subendo l'onta dell'influenza dei social. Oramai anche il calcio si deve adeguare a questo processo inarrestabile e senza possibilità di recesso che vede i social segnare la nostra vita. Il caso più eclatante di cui i social in ambito italiano stanno disquisendo è la nota vicenda Wanda Nara-Icardi contro l'Inter di cui fra colpi di scena e colpi bassi da ambo le parti si potrebbe scrivere un romanzo appassionante.
Infatti prima l'Inter utilizzando i social ha comunicato a tutti i tifosi interisti che il nuovo capitano fosse Handanovic il quale sostituiva Icardi reo di non aver accettato il nuovo contratto della società poi ci ha pensato l'argentino stesso sempre attraverso i social con Instagram a scrivere una lettera con la quale accusava la società di averlo spodestato ingiustamente.
Poi non sono mancati i tweet da parte dell'agente moglie del calciatore simbolo dell'Inter Wanda Nara che ha affermato che Icardi per i colori nerazzurri ha sempre dato tutto ed è sceso molte volte in campo con infiltrazioni pur di non marcare visita. Ma la storia non finisce qui: sempre tramite Instagram Icardi ha postato il suo like al suo ex compagno di squadra interista Cancelo ora alla Juve che lodava la vittoria dei bianconeri a Napoli, facendo andare su tutte le furie i suoi tifosi interisti nemici giurati della Juve.
Perciò in questo tritacarne si può benissimo capire come i social applicati al calcio stiano rivoluzionando anche il calcio e se prima le cose di campo (e non) si discutevano fra le quattro mura degli spogliatoi e nelle stanze dei bottoni a tu per tu con presidenti oggi tutto viene dato in pasto a tifosi e appassionati senza opportuni filtri. Non ultimo il post di Balotelli che si immortala con il suo iphone dopo un goal segnato abbracciato dai suoi compagni al Marsiglia dove ha ritrovato goal e affetto.
I social quindi garantiscano al calcio e ai suoi attori protagonisti e non protagonisti tipo la bellissima madre di Zaniolo talento in rampa di lancio della Roma una visibilità planetaria e garantiscono loro soldi e guadagni ma poi non si devono lamentare se subiscano attacchi dai loro tifosi o nel caso peggiore atti di vandalismo come il sasso lanciato all'auto di Wanda Nara per la storia di Icardi.
Tutto ormai è social e tale processo può portare a rischi enormi per il calcio come in ognuno di noi perché siamo tutti nel calderone e nella polveriera e possiamo subire da chicchessia minacce e avvertimenti da sconosciuti in cui le difese sono zero se non come ha fatto Allegri, che ha provato a non essere più social cancellando ogni profilo social. Ognuno di noi dovrà scegliere al di là del calcio se essere social con rischi connessi o non esserlo con isolamento mediatico. A noi la scelta, cari internauti.

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