
Le gare con il Sassuolo, e di coppa contro il Basaksehir, erano il trampolino di lancio, quella con il Bologna, invece, era considerato alla vigilia, il primo vero test per misurare la consistenza e le capacità di questa squadra, anche perché era la prima stagionale lontano dall'Olimpico. La Roma supera a pieni voti l'esame Bologna, e si prende tre punti pesantissimi in un campo in cui sarà complicato per tutti fare punti. I rossoblu, infatti, confermano di essere squadra vera e tosta, animata dallo spirito battagliero e mai domo del suo allenatore Sinisa Mihajlovic, Una vittoria conquistata con il carattere, con la capacità di saper soffrire nei momenti difficili, e la voglia di non mollare mai, di provarci fino all'ultimo, nonostante anche l'inferiorità numerica con cui la squadra giallorossa ha dovuto affrontare il finale di gara.
La decide uno dei grandi protagonisti di questo scoppiettante avvio di stagione: Edin Dzeko, anche lui rigenerato dalla cura Fonseca, e tornato ad essere formidabile terminale offensivo dopo la malinconica scorsa stagione. Il suo colpo di testa vincente a pochi secondi dal triplice fischio finale, innescato da un perfetto assist di Lorenzo Pellegrini, non solo lancia la Roma solitaria al quarto posto in campionato, ma apre anche scenari interessanti ed insperati. Forse oggi è ancora prematuro ed azzardato per dire se la squadra giallorossa può andare oltre il quarto posto ed inserirsi nella lotta scudetto con Juventus, Inter e Napoli, ma di certo questa squadra ha davanti a se ancora ampissimi margini di miglioramento. Il tecnico portoghese ha dimostrato sin da subito di aver capito le dinamiche del calcio italiano, sapendo adattare il suo gioco prevalentemente offensivo, alla realtà della serie A, e così, dopo aver subito 20 tiri nel derby con la Lazio, ha saputo riequilibrare la sua squadra con l'inserimento fisso di due mediani versatili e dinamici come Cristante e Veretout, che non solo danno più protezione alla difesa, ma danno la possibilità a Lorenzo Pellegrini e Mkhiytarian di esprimere tutto il loro talento ed estro al servizio di Edin Dzeko.
Fonseca sembra, dunque, aver trovato già la quadratura del cerchio, e dopo appena cinque partite ufficiali, e con un'entusiasmo che cresce partita dopo partita dentro e fuori Trigoria, la Roma ha l'obbligo di non porsi limiti, e di affrontare qualsiasi avversario con la consapevolezza di potersela giocare con tutti. Anche la prossima gara sarà un bel banco di prova. Nel turno infrasettimanale di Mercoledì scenderà all'Olimpico l'Atalanta di Gasperini, uno dei tecnici che in estate ha gentilmente respinto le avances dei giallorossi, Un motivazione in più per continuare ad alimentare certezze e sogni.

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